“Il frutto della tarda estate”: trama e trailer che arriverà al cinema
Il frutto della tarda estate verrà proiettato come film di apertura della 32° edizione del FescAAAl (Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina) in data domenica 19 marzo presso il Cinema Fondazione Prada a Milano (Largo Isarco, 2) e sarà nelle sale italiane dal 23 marzo.
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Presentato in anteprima mondiale alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2022, proiettato al 45° Festival di Toronto nella sezione Contemporary World Cinema e al Palm Springs International Film Festival 2023, il film è stato premiato al workshop Final Cut in Venice alla 78° edizione della Mostra del Cinema di Venezia ed è stato selezionato dalla Tunisia agli Oscar 2023 come Miglior Film Internazionale, collezionando oltre 25 selezioni in molti dei festival internazionali più prestigiosi.
La regista franco-tunisina Erige Sehiri, qui al suo primo film di finzione, dirige una storia immersa nella luce calda dell’estate che parla di solidarietà femminile, resistenza contro la tradizione patriarcale e conflitto tra generazioni, ambientata in un suggestivo frutteto tunisino dove un gruppo di donne e ragazze si dedica alla raccolta dei fichi al termine della stagione estiva. Durante la giornata il frutteto diventa teatro di emozioni, un luogo dove transitano i sogni e le speranze di una generazione moderna e più libera, accanto ad una precedente più sconsolata, ancorata alle tradizioni.
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Il frutto della tarda estate è un film in cui ogni stereotipo della donna velata viene rovesciato da un’ottica moderna aderente alla realtà (le attrici e gli attori sono tutti non professionisti che spesso portano sullo schermo le loro storie personali), in cui il lavoro estivo nei campi non è solo costrizione e fatica, ma anche affrancamento: un’occasione per ritrovarsi e raggiungere insieme un sogno di libertà.
Sinossi
Alla fine dell’estate, in un frutteto nel Nord-Ovest della Tunisia un gruppo di ragazze e donne lavora per raccogliere i fichi. Sotto lo sguardo di lavoratori e uomini più anziani, le ragazze flirtano, si prendono in giro, discutono di uomini e litigano.
Durante la giornata, il frutteto diventa teatro di emozioni, un luogo dove transitano i sogni e le speranze di una generazione moderna più libera, accanto ad una più ancorata alle tradizioni.
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