Il Festival del Cinema di Venezia segna il ritorno di Brendan Fraser con “The Whale”
Sarà presentato in anteprima, alla 79° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il nuovo lavoro di Darren Aronofsky, già alla regia di capolavori come Requiem for a Dream e Il Cigno Nero.
The Whale si trova in concorso con molti titoli di prim’ordine, tra cui troviamo Bones and All di Luca Guadagnino e Bardo di Alejandro Gonzalez Inarritu.
Quello di Aronofsky non è l’unico ritorno atteso con l’uscita della pellicola, nel ruolo del protagonista Charlie, troviamo infatti Brendan Fraser, star dei film di azione degli anni 90-2000, caduto poi nel dimenticatoio dopo aver preso qualche chilo di troppo per gli standar Hollywoodiani. Diventato famoso grazie al suo ruolo nella trilogia de La Mummia (1999 – 2008), Fraser, in una decina di anni, ha collezionato un successo dopo l’altro. Oltre al già citato The Mummy, è da ricordare la sua partecipazione a Viaggio al centro della Terra (2008), Inkheart – La Leggenda del Cuore d’Inchistro (2009) e il premio Oscar, Crash (2004).
Questo sembra però essere il momento del suo riscatto, dopo aver passato molto tempo nelle retrovie, riuscendo ad accappararsi solo qualche ruolo marginale in serie tv come Doom Patrol e The Affair, quest’anno Fraser, oltre ad essere il protagonsita di The Whale, avrà anche un ruolo essenziale nel nuovo lavoro di Martin Scorsese, Killers of the Flowers.
I giudici della giuria di Venezia saranno d’accordo con la fiducia riposta in lui dai due talentuosi registi?
The Whale è una storia complicata, profondamente segnata dai disturbi alimentari, che portano Charlie (Brendar Fraser), il protagonista, a sfiorare i 300 kg di peso. Questo crea non pochi problemi all’uomo, sia per quanto riguarda il lavoro, è un professore di inglese, sia per quanto riguarda i rapporti affettivi. Con il fisico ormai allo stremo, l’insegnante cerca in tutti i modi di riappacificarsi con la figlia Ellie, interpretata da Sadie Sink (conosciuta per la partecipazione a Stranger Things nei panni di Max), che si è allontanata dalla famiglia anni prima, a causa di una scelta del padre per lei difficile da accettare.
Il film è basato su uno spettacolo teatrale di Samuel D. Hunter, che Aronofsky ha voluto anche come sceneggiatore. La piecè ha vinto molti premi nel 2013, tra cui il GLAAD Media Award e ha ispirato Hunter per la stesura di un romanzo, questa la sinossi ufficiale del libro:
“Acclamato per le sue caratterizzazioni gentili e complesse, le commedie coraggiose e divertenti di Samuel D. Hunter esplorano la tranquilla disperazione che attraversa molte vite americane. “La Balena” racconta la storia dell’ultima possibilità di redenzione di un recluso di oltre 270 chilogrammi, dello scoprire la bellezza nei luoghi più inaspettati quando si avvicina alla figlia che non vede da tempo e che è gravemente infelice.”