Il codice McCartney e la presunta morte di Paul: il libro inchiesta
Articolo e video a cura di Antonio Pellegrini
Un acronimo fitto di mistero che in tre lettere condensa una delle storie più discusse degli ultimi cinquant’anni. Paul is dead, ovvero Paul McCartney sarebbe morto il 9 novembre 1966 in un incidente stradale, costringendo compagni e produttore a mettere al suo posto un sosia che a tutt’oggi vive la sua vita. Verità o montatura? Complotto o allucinazione dovuta all’isteria collettiva che circondava i Beatles?
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Oggi queste domande che hanno ossessionato fan ed esegeti trovano una risposta precisa, perché per la prima volta l’ipotesi di un “secondo Paul” è stata messa a confronto con la scienza. Fabio Andriola e Alessandra Gigante hanno infatti avuto un’idea semplice quanto rivoluzionaria: sottoporre le foto di Paul McCartney “prima” e “dopo” l’incidente alle più sofisticate prove tecniche e scientifiche: analisi grafologiche, identificazione antropometrica, perizie vocali, tutti metodi che hanno ormai raggiunto livelli di precisione tali che i risultati vengono comunemente usati come prove nei tribunali.
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Il Codice McCartney ripercorre la carriera dei Beatles in quei fatidici anni e analizza uno per uno gli eventi salienti, le domande senza risposta, le tracce nascoste sulle copertine degli album e nei versi delle canzoni. Prende nota delle strane coincidenze: l’improvvisa assenza dai palcoscenici, la riluttanza a concedersi ai fotografi, la comparsa dei baffi e del nuovo look, la svolta esoterica, la maturazione musicale improvvisa con capolavori come Let It Be e Hey Jude, e moltissimi altri indizi.
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E parallelamente racconta l’indagine degli autori sulle tracce di una verità che sembrava inghiottita dalle incertezze del tempo e dal fumo delle congetture. Un’impresa degna della popolare serie televisiva CSI, affrontata assieme ai principali esperti e periti forensi, i cui inattesi risultati vanno tutti in un’unica, sorprendente direzione.
Così Antonio Pellegrini, attore abruzzese autore del video di cui sotto
“Non ricordo quando acquistai questo libro, ma sta di certo che sono sempre stato affascinato dai misteri e dalle leggende che aleggiano sui grandi personaggi. Il primo fu Elvis Presley, ho letto e visto documentari circa la sua scomparsa, così come per Jim Morrison, e poi scopro questa ‘affascinante’ teoria sulla doppia vita di Paul, anzi sul un doppio Paul. Leggenda o verità non importa, quel che conta è che certi artisti continuano a farci sognare anche dopo la loro fine”