Il “cinema forte e gentile” come turismo esperienziale: il libro di Piercesare Stagni (video intervista)
Può, il cinema, essere volano di economia se associato al turismo esperienziale, possibilmente green ed ecosostenibile? La risposta è si, se si parte dal presupposto, più idea a dire il vero, che la Settima Arte è capace di veicolare sui territori quel folto numero di appassionati e curiosi che desiderano immergersi nelle location che si sono prestate a essere set cinematografico.
Ovunque, in giro per il mondo, sono apposte targhe e memoriali che ricordano come in un dato luogo, in un preciso momento, sia stata girata una determinata scena, oppure abbia vissuto un certo attore o abbia recitato una specifica attrice. Culto, curiosità e, perché no, una sana e genuina passione verso la scoperta dell’universo cinematografico che può vantare centinaia di milioni di appassionati sparsi in ogni angolo della Terra.
“Amici Miei”, “Ladyhawke”, “Parenti Serpenti”, “The American”, “Il racconto dei racconti” sono solo alcune delle centinaia di pellicole raccontate da Stagni, appassionato cultore e profondo conoscitore delle tecniche narrative cinematografiche, docente nelle più importanti scuole di cinema d’Italia.