Il ciclone Ferragni si abbatte anche su Sanremo: 175mila euro di multa al festival per pubblicità occulta
L’impero di Chiara Ferragni, costruito a suon di milioni di follower e pubblicità in ogni dove, continua a perdere pezzi e credibilità, diventando sempre più incerto e pericolante. L’ultimo affondo alla sua stabilità arriva, se pur indirettamente, dal palco dell’Ariston di Sanremo, lo stesso dove lo scorso anno l’imprenditrice digitale fu tra le protagoniste del Festival della canzone italiana. Un’edizione cucita addosso ai suoi monologhi e alle sue passerelle, ai suoi selfie e alle sue lezioni di brand identity elargite al primo spazio utile.
La Ferragni non fece i conti con l’onnipresenza del marito Fedez, ospite – non ospite di Amadeus: non doveva esserci ma era ovunque, perfino nelle polemiche che non lo riguardavano. Lo ricordiamo bene, purtroppo. Il rapper fu la mina vagante nei piani della fashion blogger, così come il Codacons, da sempre attento alle attività dalla Ferragni, e l’Agcom.
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Il Tar del Lazio ha sanzionato la Rai per “pubblicità occulta“, rea di aver promosso occultamente Instagram durante la kermesse, ed ha quindi rimesso gli atti alla Corte dei Conti. La motivazione strappa più di un sorriso amaro essendo che parlare di attività occulta laddove viene invece espressa in maniera netta e inequivocabile risulta quantomeno controverso. I più attenti ricorderanno lo smartphone esibito in diretta nazionale dalla Ferragni, intenta ad aprire profili Ig e fare accumulare follower ad Amadeus, ma i più distratti, invece potranno ricorrere a YouTube e social vari per riguardare i video di quei momenti.
Ed ecco la stangata: 175mila euro di multa a mamma Rai. Come riportato dalle agenzia di stampa, “Il Tar ha sottolineato in particolare il ruolo svolto nella vicenda da Chiara Ferragni, influencer che identifica la propria popolarità proprio con il social network Instagram”, ha evidenziato l’associazione, che ha annunciato “un esposto alla magistratura contabile affinché siano chiamati a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni, sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone”.
Il comunicato stampa del Codacons
La quarta sezione del Tar Lazio non solo ha confermato oggi la sanzione da 175mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta da Amadeus e Chiara Ferragni nel corso dell’edizione del Festival di Sanremo 2023, ma ha deciso di inviare gli atti alla Corte dei Conti per le valutazioni del caso. Lo rende noto il Codacons, presente nel giudizio al Tar a tutela della categoria degli utenti.
I giudici hanno accolto il pieno le nostre richieste confermando la multa alla Rai per le violazioni in tema di pubblicità occulta a Instagram – spiega il Codacons – Il Tar ha sottolineato in particolare il ruolo svolto nella vicenda da Chiara Ferragni, influencer che identifica la propria popolarità proprio con il social network Instagram.
Scrive il Tar del Lazio nella sua decisione:
“Non è ignorabile che l’implementazione del bacino degli spettatori (dichiarato obiettivo di carattere editoriale) abbia assicurato notevoli ricadute sia in favore dell’azienda pubblica, sia, ancora, della concessionaria Rai Pubblicità, sia, infine, dello stesso social Instagram. Tale strategia è stata assicurata dal ragionato e preventivo reclutamento – come ammesso dalla stessa ricorrente in audizione – di “testimonial provenienti dal mondo delle piattaforme social”: il riferimento è alla presenza, in qualità di conduttrice da affiancare al presentatore Amadeus, dell’influencer Chiara Ferragni, la quale – detto per inciso – vanta su Instagram circa 29 milioni di followers. Dunque, è palese che la strategia in questione non avrebbe che potuto determinare un effetto promozionale (però mascherato al pubblico) che ha assicurato sia alla RAI (nelle sue articolazioni operative: compresa la concessionaria pubblicitaria) che al social Instagram un’utilità vicendevole, naturalmente legata alle finalità tipiche della pubblicità televisiva […] deve concludersi che l’effetto pubblicitario per il social Instagram, sebbene occultamente, si sia appieno prodotto e, a monte, non potesse essere ignorato da un organismo (di diritto pubblico) – come la RAI – dotato di alte e strutturate competenze professionali nel settore audiovisivo. […]
La realtà oggettivamente constatabile è, quindi, che la RAI ha individuato sin dalla fase organizzativa della manifestazione canora una co-conduttrice che ha consolidato e che identifica la propria popolarità nel social Instagram; e che, non secondariamente, ha incentrato parte delle proprie prestazioni professionali nel corso del Festival alla “pianificata” apertura (in diretta TV, anzi in mondovisione) del profilo Instagram del conduttore Amadeus […]
Un espediente, allora, innestato surrettiziamente nel corso dello spettacolo – indubbiamente si è trattato di una trovata divertente per suscitare un’immediata ilarità nei telespettatori – ma che, proprio a causa dell’intersecazione tra spettacolo e pubblicità, non ha consentito agli stessi telespettatori di distinguere la finalità promozionale e commerciale in favore del social Instagram dalla finalità (ordinaria) dell’intrattenimento televisivo. Si ravvisano i presupposti per trasmettere la presente sentenza alla Procura regionale presso la Corte dei Conti per il Lazio per le valutazioni di rispettiva competenza”.
Ora la Corte dei Conti dovrà aprire una istruttoria sul caso per accertare eventuali danni erariali – commenta il Codacons – In tal senso presenteremo un esposto alla magistratura contabile affinché chiami a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni, sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone, e diffideremo Agcom e Antitrust ad avviare – come suggerito dal Tar nella sentenza odierna – un separato procedimento per pubblicità occulta contro Amadeus e Ferragni. Intanto Amadeus, alla luce della decisione del Tar e nel rispetto della Rai e dei telespettatori, farebbe bene ad astenersi stasera dal presentare il Festival di Sanremo – conclude il Codacons.