“I Pesci non chiudono gli occhi”: il libro di Erri De Luca diventa una docu-fiction
Si sono appena concluse sull’isola Ischia alcune delle riprese della docufiction “I Pesci non chiudono gli occhi” tratta dall’omonimo libro di Erri De Luca. L’adattamento per lo schermo è diretto dalla regista francese Audrey Gordon.
Il progetto ancora in via di sviluppo è una coproduzione Oh!Pen di Paola Porrini Bisson, Mad Entertainment e Jando Music in collaborazione con la Francia.
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Il libro in parte autobiografico di Erri De Luca, edito da Feltrinelli nel 2011, racconta come a dieci anni la vita sia diversa, non necessariamente più semplice e felice, e come ogni scoperta sia unica e indimenticabile. Audrey Gordon ha dichiarato che, mettendo in scena questa storia, vorrebbe sintetizzare i fondamenti di Erri De Luca, in quanto scrittore e in quanto uomo, interrogandolo e lasciandogli raccontare come la sua vita si sia diramata da quell’estate nell’isola di Ischia e da quelle prime ferite.
“I Pesci non chiudono gli occhi” è infatti ambientato su una spiaggia di Ischia negli anni Sessanta. Qui un ragazzino di Napoli in villeggiatura e una ragazzina del Nord scoprono affinità comuni e teorizzano l’amore, questo sconosciuto. In seguito al ferimento di lui da parte di coetanei, ognuno dei due reagisce in maniera diversa, iniziando a palesare differenti principi e concezioni della giustizia.
Sulla quarta di copertina dell’edizione Feltrinelli si legge:
A dieci anni l’età si scrive per la prima volta con due cifre. È un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D’estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cinquant’anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l’abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, imparano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano.
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Al centro del piccolo capolavoro di Erri De Luca c’è il desiderio, quasi la necessità di essere invisibile e senza peso da parte di un bambino cresciuto in fretta, in cui si intravedono i primi barlumi dell’adulto che sarà. Al contempo irrompe il desiderio di rompere il guscio del proprio corpo, per permettergli di crescere, per permettergli di portarsi finalmente addosso i dieci anni appena compiuti. Un’esigenza alimentata dall’incontro con una ragazzina solitaria che legge libri gialli tutto il giorno, che non vuole stare con nessun altro oltre il piccolo protagonista.
Quella narrata ne “I Pesci non chiudono gli occhi” è l’estate dei cambiamenti, della crescita e delle scoperte che avvengono tra una giornata di mare e la curiosità di imparare i trucchi del mestiere di pescatore, le prime delusioni della vita e il cuore diviso tra Napoli e l’America.
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La trama è in realtà tanto complessa quanto scarna, ridotta all’osso, lasciando spazio alla caratteristica che rende ogni libro di Erri De Luca un piccolo gioiello: uno stile concreto e poetico, delicato ed efficace. Anche questo libro è caratterizzata dalla cura quasi maniacale che l’autore napoletano applica nella scelta delle parole.
Riuscirà Audrey Gordon a restituire sullo schermo il potere della parola scritta di Erri De Luca, che trasforma ogni pagina in una poesia raccontata che sprigiona profumo di mare?