I Maneskin vincono il 71esimo Festival di Sanremo
Alle 2.30 in punto, Amadeus ha decretato i Maneskin come i vincitori della 71esima edizione del Festival di Sanremo. Una vittoria a sorpresa sul duo Fedez -Francesca Michielin ed Ermal Meta. Premiato il brano Zitti e buoni. Una miscela di rock e virtuosismo che ha raggiunto sorprendentemente il primo posto.
Questa la classifica finale dei Big dal quarto al ventiseiesimo posto: Colapesce Dimartino, Irama, Willie Peyote, Annalisa, Madame, Orietta Berti, Arisa, La Rappresentante di Lista, Extraliscio feat. Davide Toffolo, Lo Stato Sociale, Noemi, Malika Ayane, Fulminacci, Max Gazzè, Fasma, Gaia, Coma_Cose, Ghemon, Francesco Renga, Gio Evan, Bugo, Aiello, Random.
Colpaesce-Dimartino con Musica Leggerissima hanno conquistato il premio Lucio Dalla, assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web. Willie Peyote con il brano Mai dire mai (La locura) si è aggiudicato il premio della Critica Mia Martini. A Madame il riconoscimento per il miglior testo.
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Il nostro premio simpatia va ad Orietta Berti regina dei fuorionda di questa kermesse. Dopo essere stata inseguita dalla polizia e avere trasformato in “naziskin” il nome dei Maneskin (ribattezzando peraltro il terzo classificato Ermal Metal), la cantante prima della serata conclusiva ha raccontato di aver “allagato la camera d’albergo. Avevo lasciato l’acqua del lavandino aperta”.
Polemiche per il podio di Fedez e Francesca Michielin. Chiara Ferragni, moglie del rapper, su Instagram chiede aiuto ai suoi 23 milioni di followers per votare il marito. Molti utenti hanno protestato a gran voce, facendo notare che nessuno degli altri concorrenti in gara può contare su un bacino così vasto di voti cui attingere. “Chiara Ferragni ha pubblicato letteralmente diciannove stories e tre post, di cui uno con Leone, in cui invita a votare Fedez. Ogni nostro tentativo di far salire qualcun altro sul podio sarà inutile”, ha scritto un utente. Una polemica che non è passata inosservata al Codacons.
In apertura di serata, Fiorello ha reso omaggio a Little Tony, accompagnato in apertura dalle coreografie ipnotiche degli Urban Theory, la dance crew fenomeno dei social con oltre 600 milioni di visualizzazioni. Fiorello, giacca di pelle rossa con frange (riproduzione fedele) e bandana d’ordinanza al collo a ricordare il cantante, che lo scorso febbraio avrebbe compiuto 80 anni, ha cantato un medley dei successi di Little Tony, tra Cuore Matto, Riderà, Profumo di mare.
Ornella Vanoni si è poi presa la scena: “Il pubblico non c’è, ma l’emozione è uguale”. E punzecchia Fiorello: “Ma la tua passione è cantare? È un festival di musica, se canti anche tu non va bene, noi chi siamo?”. Una battuta sul look del maestro Leonardo De Amicis.
Poi il dialogo con gli orchestrali: “Sono più importanti loro del pubblico, magari ne capiscono di più. Ma sono stanchi, sfatti”. Dopo il medley su Una ragione di più, La musica è finita, Mi sono innamorato di te, Domani è un altro giorno, è entrato in scena Francesco Gabbani per il duetto su Un sorriso dentro al pianto. “Seguiteci in questo momento così importante che dovrebbe rallegrare questo momento così difficile che non sembra avere fine. Trovo che sia molto importante aver fatto questa serata comunque”.
Giovanna Botteri ha raccontato all’Ariston l’inizio della pandemia, quando un anno fa la Cina capì di essere in guerra, poi invita Amadeus a chiudere gli occhi e a immaginare “quello che c’è oltre la telecamera: vedi la gente, che è lì a guardarci con affetto, senti i cuori che battono e quel battito significa calore, affetto. Senti che chi ci segue da lontano ci vuole bene per come siamo, anche se siamo imperfetti, e questo ti dà la forza di non sentirti più solo, di capire che puoi farcela, devi farcela. E noi ce la faremo, sono sicura”. Spazio anche a una promo delle Olimpiadi di Cortina con Alberto Tomba e Federica Pellegrini. Soddisfatto Ibrahimovic che ha detto a gran voce: “Non è il mio Festival, ma dell’Italia intera”. Spazio per altri protagonisti della musica italiana come Umberto Tozzi, Michele Zarrillo, Paolo Vallesi, Riccardo Fogli.
Il testo di Zitti e Buoni
Loro non sanno di che parlo
Voi siete sporchi, fra’, di fango
Giallo di siga fra le dita
Io con la siga camminando
Scusami ma ci credo tanto
Che posso fare questo salto
E anche se la strada è in salita
Per questo ora mi sto allenando
E buonasera signore e signori
Fuori gli attori
Vi conviene toccarvi i coglioni
Vi conviene stare zitti e buoni
Qui la gente è strana tipo spacciatori
Troppe notti stavo chiuso fuori
Mo li prendo a calci ‘sti portoni
Sguardo in alto tipo scalatori
Quindi scusa mamma se sto sempre fuori ma
Sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro, no
Io, ho scritto pagine e pagine
Ho visto sale poi lacrime
Questi uomini in macchina
Non scalare le rapide
Scritto sopra una lapide
In casa mia non c’è Dio
Ma se trovi il senso del tempo
Risalirai dal tuo oblio
E non c’è vento che fermi
La naturale potenza
Dal punto giusto di vista
Del vento senti l’ebrezza
Con ali in cera alla schiena
Ricercherò quell’altezza
Se vuoi fermarmi ritenta
Prova a tagliarmi la testa perché
Sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Parla, la gente purtroppo parla
Non sa di che cosa parla
Tu portami dove sto a galla
Che qui mi manca l’aria
Parla, la gente purtroppo parla
Non sa di che cosa parla
Tu portami dove sto a galla
Che qui mi manca l’aria
Parla, la gente purtroppo parla
Non sa di che cazzo parla
Tu portami dove sto a galla
Che qui mi manca l’aria
Ma sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro, ah
Noi siamo diversi da loro