I Guardiani della Galassia Vol 2, cioè “si va in scena, banda d’idioti!”
I Guardiani della Galassia sono, a tutti gli effetti, tra i pochi supereroi Marvel in grado di entusiasmare i fan anche dopo la chiusura del cerchio di Avengers Endgame. Il terzo capitolo della saga, sempre diretto da James Gunn e in queste settimane proiettato nei cinema di tutto il mondo, è qui a confermare che delle varie trilogie, quella di Star-Lord e compagnia bella è certamente tra le più acclamate, anche per i toni ironici e spesso dissacranti che il regista applica alle pellicole donando loro un’identità e una cifra stilistica ben marcate e facilmente riconoscibili.
Il secondo capitolo, cioè il Volume Due, quando uscì nel 2017 fu da molti ritenuto come uno dei rari casi in cui il seguito è migliore del predecessore. Classifiche di gradimento a parte, è innegabile che i Guardiani, fin dal loro esordio sul grande schermo nel 2014, abbiano colpito il pubblico internazionale di tutte le età. Divertenti e scanzonati, pungenti ed emozionanti, profondi e genuini: piacciono perché in loro possiamo ritrovare molte delle nostre umane debolezze, tanto nei pensieri quanto nei modi di fare e agire. Non sono senza macchia e senza paura ma anzi, spesso incappano proprio negli errori. Gli stessi che, mettendoli in discussione, fanno sì che lo spettatore possa immedesimarsi nei loro panni e con loro empatizzi.
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La vicenda comincia nel 1980, quando Meredith Quill e il suo fidanzato extraterrestre piantano un seme alieno nei boschi del Missouri. Trentaquattro anni dopo, per i Guardiani della Galassia si prospetta una nuova missione: Peter Quill, alias Star-Lord (Chris Pratt), Drax (Dave Bautista), Gamora (Zoe Saldana), Rocket e Baby Groot, doppiati rispettivamente da Bradley Cooper e Vin Diesel, sono stati ingaggiati dalla razza dei Sovereign per difenderli da un mostro intergalattico. Completata la missione, i Guardiani ottengono in cambio la liberazione di Nebula, catturata qualche tempo prima. Ma, sulla via del ritorno, le cose si complicano. Peter, inoltre, scopre la vera identità del padre biologico e questo cambia tutti i piani. Con essi cambiano anche le prospettive dei Guardiani che, al completo, dovranno sventare una nuova e potenzialmente estrema minaccia. Alcuni nuovi ingressi nel cast ampliano i personaggi in scena: Sylvester Stallone (Stakar Ogord), Kurt Russel (Ego), Pom Klementieff (Mantis), Elizabeth Debicki (Ayesha), Chris Sullivan (Taserface).
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Prodotto dai Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, I Guardiani della Galassia 2 ha ricevuto una Candidatura agli Oscar 2018 per i migliori effetti speciali e vede il ritorno del cast originale. Come nel precedente capitolo, la colonna sonora ha un ruolo tutt’altro che marginale nella storia, essendo che aggiunge un valore non indifferente alla qualità del film. La scelta dei brani è stata largamente acclamata dalla critica. Il film diretto da James Gunn fa affidamento sui Fleetwood Mac e la loro «The Chain», sulla «Suffragette» di David Bowie, «Mr. Blue Sky» degli Electric Light Orchestra e molte altre grandi canzoni. Spicca, anche per il momento in cui è inserita all’interno della storia, “Father and Son” di Cat Stevens. Il film è il quindicesimo dedicato all’universo dei personaggi della Marvel.
Questa sera, lunedì 15 maggio, in prima serata su Italia1