“Guercino. L’era Ludovisi a Roma”: un’esplosione di colore alle Scuderie del Quirinale
L’epoca aurorale del Barocco, quella degli anni Venti del Seicento, e uno dei suoi più grandi protagonisti, trovano una nuova, affascinante celebrazione in “Guercino. L’era Ludovisi a Roma”, fino al 26 gennaio 2025 alle Scuderie del Quirinale.
La mostra, curata da Raffaella Morselli e Caterina Volpi, è la prima rassegna espositiva dedicata agli splendori del breve pontificato di Gregorio XV (Alessandro Ludovisi), di cui da poco si sono concluse le celebrazioni per il quarto centenario (1621-1623). Composta da ben 122 opere provenienti dai più importanti musei italiani, europei e americani, essa restituisce una ricostruzione avvincente e puntuale della scena culturale e politica romana dei tempi, mettendo a confronto alcuni immortali capolavori del suo forse più geniale interprete, appunto Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, con altri protagonisti dell’epoca, tra i quali Guido Reni, Domenichino, Pietro da Cortona, Bernini e Van Dyck, nonché con alcuni indiscussi maestri del Cinquecento, come i fratelli Carracci e Dosso Dossi.
Il risultato è, niente di meno, un’autentica meraviglia per gli occhi del fortunato spettatore che, raccolti in un unico ambiente, ha la fortuna di poter ammirare diversi pezzi della collezione creata dalla potente famiglia dei Ludovisi, testimonianza del gusto ineguagliato di papa Gregorio XV e soprattutto di suo nipote, il Cardinal Ludovico, che furono in grado di accumulare già ai tempi un tesoro artistico in grado di accendere le fantasie di tutti i pittori di passaggio a Roma.
Al centro di questo splendore, svetta naturalmente la produzione del giovane Guercino, dichiarato prediletto del casato Ludovisi, che stupisce ancora oggi per le sue esplosioni di colore e per lo straordinario dinamismo compositivo, in grado di dar vita a tele in cui l’aulico e l’umanissimo vanno perennemente a braccetto e in cui innovazione e “teatralità” ben rendono l’idea dell’unicità di ispirazione sua e di chi lo protesse.
In via del tutto eccezionale, utilizzando il biglietto della mostra, a partire dal 9 novembre, sarà poi possibile poter visitare, accompagnati da una guida delle Scuderie del Quirinale, anche alcuni ambienti del Casino dell’Aurora, tutt’oggi appartenente alla famiglia Boncompagni-Ludovisi. Un’occasione imperdibile per rimanere senza fiato di fronte agli affreschi realizzati in situ dal pittore di Cento ed altri numerosi altri capolavori lì conservati.
Non perdete dunque l’occasione di visitare una mostra davvero senza precedenti, in cui si dà piena contezza di un passaggio storico decisivo per l’arte occidentale, soprattutto per quanto concerne la definizione di una nuova estetica del paesaggio e di un nuovo modello di natura arcadica che, in questi anni, venne letteralmente ridefinita da alcuni artisti, in primis, ovviamente dall’attrazione principale di questo percorso espositivo, sempre lui, il fenomenale Guercino.
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