“Grease film omofobo che incita allo stupro”: nel Regno Unito scoppia il caso
La Gran Bretagna va contro Grease. Per lo meno una parte di essa, composta da una nicchia di spettatori che ha scatenato un putiferio sul celebre musical con protagonisti John Travolta e Olivia Newton-John. “Sessista, omofobo e razzista”, questo l’atto d’accusa che grava sulla pellicola uscita nel 1978 e che è stato mandato in onda in occasione dell’ultimo Boxing Day, il giorno di Santo Stefano.
Leggi anche: Teatri e cinema: nessuna certezza sulle riaperture, si pensa ad altro
Sono passati quarantadue anni dalla sua uscita sul grande schermo e, per essere un tantino polemici, nella terra d’Albione solamente ora sembrerebbero aver trovato questi “spunti di discussione”.
Leggi anche: “Il dolore ci tiene stretti a te”: sei anni fa la morte di Pino Daniele
Le polemiche sono partite principalmente su Twitter dove, fra le altre cose, Grease è stato accusato di essere anche invecchiato male. C’è chi lo ha addirittura definito misogino, chi l’accusa di incitare alla violenza sessuale e allo slut-shaming. I più integerrimi hanno addirittura chiesto che il musical venisse interrotto durante la messa in onda.
Insomma, un caos che arriva in maniera anche abbastanza inaspettata perché, come la stessa protagonista che interpretava Sandy, disse: “Si tratta di una storia divertente, senza alcuna pretesa o chissà quale forma di moralismo. Fa divertire, e va bene così”.
“Questo ‘politicamente corretto’ sta diventando insopportabile. Ecco, l’ho detto”. Fiorella Mannoia ha risposto poi così alla polemica. Da sempre in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, la cantanta ha ora trovato inadeguata la condanna a posteriori di contenuti usciti nel 1978.