Golden Globes 2023: l’Hfpa ha fatto i compiti a casa?
Dopo un anno di “punizione” e rigenerazione, la scorsa notte la cerimonia dei Golden Globes 2023 -organizzata dalla Hfpa (Hollywood Foreign Press Association)- è tornata nelle case degli americani sugli schermi della Nbc. Una serata di gran successo che ha visto trionfare Steven Spielberg e Martin McDonagh, insieme agli attori Cate Blanchett e Austin Butler.
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Cosa era successo?
I guai per quelli che venivano considerati il preludio degli Oscar iniziano nel febbraio 2021 con un’indagine condotta dal Los Angeles Times circa alcune lacune nell’associazione della stampa straniera di Hollywood, a capo dei Golden Globe. In particolare, l’inchiesta del noto giornale americano accusava la Hollywood Foreign Press Association di comportamenti poco etici, oltre che di conflitti di interesse al limite della scorrettezza.
I riflettori della polemica hanno fatto luce sul fatto che tra gli 87 votanti dei Golden Globe non ci fosse nessun rappresentante di colore da oltre vent’anni. Al sollevarsi della polemica, dunque, l’Hfpa era grossolanamente corsa ai ripari, introducendo una nuova diversity policy: l’ingresso di 21 nuovi membri allargando l’eleggibilità a tutti i giornalisti qualificati che lavoravano per una testata straniera agli Usa (e non più solo a quelle del Sud California) e l’espresso divieto di ricevere regali (e già qui si rasentavano i livelli del ridicolo).
Contraddizioni, commenti razzisti trapelati, accuse di sessismo e diversi nuovi scandali, però, hanno ben presto riportato la Hfpa sotto accusa, tanto da spingere Netflix, Amazon Studios e WarnerMedia al boicottaggio dell’organizzazione, seguiti a ruota da numerose star di Hollywood ( tra cui Scarlett Johansson, Mark Ruffalo e Tom Cruise che ha addirittura restituito i suoi 3 premi).
Ai giganti dello streaming, infine, si è aggiunta anche la storica emittente dei Golden Globe 2022: la Nbc ha annunciato ufficialmente che non avrebbe trasmesso la cerimonia con le seguenti parole:
“Crediamo ancora che la Hfpa si stia impegnando a modificare l’organizzazione in modo significativo. Tuttavia, un cambiamento di questa entità necessita tempo e impegno, e crediamo che Hfpa abbia bisogno di tempo per sistemare le cose. Posto che l’organizzazione sarà in grado di mettere in atto i suoi piani, speriamo di poter essere nelle condizioni di trasmettere l’evento a gennaio 2023“.
Un’edizione fin troppo politically correct
Quella della scorsa notte è stata una cerimonia “di prova” in cui l’Hfpa ha fatto di tutto per garantire la correttezza politica e il rispetto delle differenze. Un’attenzione talmente sottolineata da risultare quasi una forzatura.
Infatti il comico Jerrod Carmichael chiamato a fare gli onori di casa non risparmia l’Hfpa. Esordice con “Vi spiego perché sono qui: sono qui perché sono nero. I Golden Globes non sono stati trasmessi in tv l’anno scorso. Non direi che fossero un’organizzazione razzista ma non avevano un singolo membro nero fino alla morte di George Floyd, perciò regolatevi voi con questa informazione“. “Potrei dire o fare qualsiasi cosa, e non mi licenzierebbero. Non hanno avuto un nero nel mio ruolo per 79 anni e mandano via il primo? Sono illicenziabile», ha ironizzato -ma non troppo-.
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L’assunzione di 6/21 giornalisti neri e la scelta del presentatore, per non parlare di una prevalenza di artisti di origini internazionali tra i premiati, sono sembrate un contentino forzato. Non a caso, piuttosto che sui premi, l’attenzione era focalizzata soprattutto sulla presenza o meno delle star invitate, per giudicare se Hollywood sia pronta ad accordare un ritorno di grazia ai Golden Globes. Assenti infatti (per le più svariate motivazioni ufficiali, talvolta anche non dette) erano Cate Blanchett (miglior attrice protagonista di un film drammatico), Zendaya (miglior attrice protagonista in una serie drammatica), Kevin Costner (miglior attore in una serie drammatica), Amanda Seyfried (miglior attrice in una miniserie). Per non parlare di Tom Cruise (candidato con Top Gun: Maverick e protagonista di una battuta su Scientology) e Brendan Fraser (candidato a miglior attore) dopo la denuncia per molestie sessuali all’ex presidente della Hfpa.
Un evento sottotono
Quest’anno i membri dell’Hfpa hanno puntato sul fare i bravi. Ma talmente bravi da sembrare quasi noiosi. Tant’è che la rassegna stampa di questa mattina rasenta il ripetitivo e persino i titoli dei giornali statunitensi appaiono un po’ sottotono. Basti pensare che su Twitter si trovano in tendenza soprattutto gli outfit delle star presenti.
Non solo una leggera banalità nei (soliti) discorsi e ringraziamenti: oltre al grazie all’asinello Jenny coprotagonista di Colin Farrell, sembra non ci fosse posto per un minimo di ironia e il dissacrante che ha sempre caratterizzato questo tipo di cerimonie. Il riso rischia di trovare sempre meno spazio all’interno di un establishment che ha le idee confuse: essere inclusivi -anche nel linguaggio e nei modi- lasciando da parte tutto ciò che può arrecare offesa oppure preservare una propria identità?
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Scappa giusto qualche battuta (un po’ ripetitiva) sul famoso schiaffo di Will Smith. Da un lato il presentatore Carmichael che scherza: “Durante la pubblicità abbiamo dato a Will Smith il Rock Hudson Award per la miglior rappresentazione della virilità in televisione“. Dall’altro lato, Eddie Murphy – premiato con il Golden Globe alla carriera televisiva – conclude il suo discorso con un monito:
“Vorrei che sapeste che c’è un piano da seguire per ottenere successo, prosperità e pace mentale. Tre consigli molto semplici: paga le tasse, fatti gli affari tuoi e tenere il nome della moglie di Will Smith fuori dalla tua fott**a bocca!“
Pacifismo
Non è mancato l’intervento di Zelensky, come promesso all’amico Sean Penn sul set di un documentario in Ucraina. Durante il suo cameo in videoconferenza, il presidente ucraino ha elogiato la forza della sua nazione sotto gli attacchi della Russia. I titoli statunitensi riportano: “Il Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky dà un messaggio di pace nel discorso ai Golden Globes“. Discorso terminato con le parole “Ed ora è chiaro chi vincerà.”
Hfpa promossa?
Insomma l’Hfpa sembra aver fatto i compiti a casa per riconquistare Hollywood… ma i Golden Globes torneranno alla vecchia gloria dopo un’edizione talmente politically correct da risultare quasi noiosa?