“Gli amici pittori di Cesare Guasti nelle collezioni comunali”: a Prato la mostra in memoria del grande letterato
Dal 17 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 il Museo di Palazzo Pretorio a Prato accoglie la mostra “Gli amici pittori di Cesare Guasti nelle collezioni comunali” a cura di Lia Brunori, Claudio Cerretelli e Rita Iacopino.
Cesare Guasti grande letterato pratese
L’evento rientra nel novero delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Cesare Guasti, illustre scrittore, poeta, filologo e archivista pratese, e si focalizza sui legami di amicizia tra l’intellettuale e alcuni artisti suoi contemporanei. Una preziosa occasione per conoscere le tendenze artistiche che si svilupparono nel XIX secolo a Prato soprattutto grazie alla carismatica figura di Guasti che si impegnò nella divulgazione di un’estetica purista improntata sui più alti valori morali.
La mostra “Gli amici pittori di Cesare Guasti nelle collezioni comunali” si concentra proprio sul racconto del fervido clima culturale che si sviluppa a Prato intorno alla Scuola comunale di Disegno.
Nello specifico quarantacinque opere tra dipinti e disegni, alcune prelevate appositamente dai depositi, rimandano tutte alla poliedrica personalità di Cesare Guasti e ad alcune peculiari fasi della sua operosa vita.
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Gli amici pittori di Cesare Guasti
Il percorso espositivo si divide in sezioni dedicate alle grandi personalità che Guasti incontrò sul suo cammino e con i quali avviò un arricchente e reciproco scambio di idee. I visitatori possono così soffermarsi sulle opere di Giuseppe Ciardi, raffinato disegnatore e incisore, che insegnò a un giovanissimo Cesare i primi rudimenti del disegno e la tecnica di utilizzo di matite e pennelli. Si prosegue poi esplorando il forte legame di amicizia con Luigi Mussini (di cui in mostra c’è un bellissimo autoritratto), con il quale Guasti condivise principi filosofici come quello della Bellezza foriera dei più alti valori morali.
Guasti e Mussini a loro volta strinsero un forte sodalizio con Alessandro Franchi (prolifico pittore dalle numerose opere in esposizione) e, riconoscendo in lui grandi doti artistiche, si batterono affinché il giovane ottenesse dal Comune una borsa di studio che in seguito gli permise di frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Siena.
Sebbene a distanza, Franchi mantenne comunque i rapporti con la città di Prato, che gli commissionò molti prestigiosi lavori, tra i quali la decorazione ad affresco della Cappella Vinaccesi in Duomo, di cui Guasti pubblicò una minuziosa descrizione.
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Il forte legame di amicizia con Antonio Marini
Una menzione a parte merita la grande amicizia di Cesare Guasti con il pittore Antonio Marini del quale il nostro scrisse un’accurata biografia. Marini presente in mostra con diverse opere – tra cui la Madonna del bacio e Mercurio consegna Bacco fanciullo alle ninfe – educò il giovane intellettuale al Bello, radicando in lui la convinzione che bisognasse tornare ad ammirare i grandi artisti del Trecento, piuttosto che seguire gli allora nascenti stilemi del Neoclassicismo.
Forte degli insegnamenti del Marini e sempre più deciso a creare nella comunità pratese una solida identità volta al culto della Bellezza e alla condivisione delle proprie radici, nel 1858, in una sala del palazzo del Municipio, Guasti fondò la Galleria Comunale e ne affidò la gestione al fratello Gaetano.
Riferendosi alla mostra attualmente in corso, l’assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, ha così dichiarato: «“Gli amici pittori di Cesare Guasti nelle collezioni comunali” racconta un pezzo importante della storia di Prato, ma non solo: è anche un’opportunità per valorizzare il ricco patrimonio artistico della collezione comunale, attraverso l’esposizione di dipinti custoditi nei depositi e restaurati per l’occasione […]».
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Iniziative per il bicentenario della nascita di Guasti
Il percorso espositivo, situato al pian terreno del Museo del Palazzo Pretorio, è stato organizzato dal Comune di Prato e dal museo in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, e con il contributo della Regione Toscana.
La mostra, tuttavia, non è l’unica iniziativa volta a celebrare il bicentenario della nascita di Cesare Guasti; dal 20 gennaio 2023, nella galleria espositiva della Biblioteca Lazzerini saranno esposti libri, documenti e manoscritti appartenuti ai maggiori esponenti dell’ambiente culturale pratese dell’epoca e che entrarono in contatto con il Guasti.
Nella sala lettura della Biblioteca Roncioniana sarà presente una serie di lettere autografe di Antonio Marini, Alessandro Franchi e Luigi Mussini, messe a confronto con quelle di Cesare Guasti, preziosa testimonianza di un prolifico scambio epistolare e di amicizia, instauratosi nel gruppo di artisti intorno alla comune idea estetica purista.
Per informazioni sulla mostra e sugli altri eventi correlati è possibile consultare i siti web www.palazzopretorio.prato.it e www.comune.prato.it
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