Giada Prandi presenta “Io ti cercherò”, la nuova serie tv crime in onda su Rai1
“Io ti cercherò” è la nuova serie tv crime in onda dal 5 ottobre su Rai 1
La serie, scritta da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Massimo Bavastro e Monica Rametta, è ambientata in una Roma sconosciuta e misteriosa in cui Valerio (Alessandro Gassmann) indaga sulla morte del figlio Ettore (Luigi Fedele) cercando un’ultima possibilità per recuperare un legame con quel ragazzo che non vedeva da anni, affrontando i fantasmi del passato e i troppi errori che li hanno allontanati. La morte di Ettore viene velocemente archiviata come suicidio ma Valerio non è convinto. Tra i protagonisti della serie vediamo Maya Sansa nel ruolo di Sara, ex collega di Valerio, Andrea Sartoretti e Giada Prandi nei panni di Gianni e Lisa, moglie e marito, rispettivamente fratello e cognata di Valerio.
In occasione della messa in onda sulla rete nazionale della serie diretta dal regista Gianluca Maria Tavarelli, abbiamo incontrato Giada Prandi, attrice che da oltre 15 anni si divide tra il cinema, il teatro e la televisione.
Nella serie tv “Io ti cercherò” interpreti il ruolo di Lisa. Ti va di raccontarci che personaggio è?
Il mio personaggio è Lisa la moglie di Gianni (Andrea Sartoretti) fratello di Valerio (Alessandro Gassman) il protagonista della nostra storia che dopo la tragica morte di suo figlio Ettore (Luigi Fedele) verrà a vivere a casa nostra. Lei e Gianni sono felicemente sposati ed hanno un figlio che che ora vive a Londra. Lisa è un’infermiera e come tale è abituata ad affrontare il dolore e a prendersi cura della gente che soffre. Affronta la quotidianità in modo pratico ed è abituata a sdrammatizzare le situazioni difficili con la sua ironia. È una donna diretta, spontanea ma allo stesso tempo riservata e attenta ad ascoltare gli altri.
Comprende l’enorme dolore che sta vivendo Valerio e sa essere nei suoi confronti affettuosa e accogliente, ma agisce con discrezione soprattutto all’inizio e per l’evento tremendo che ha colpito il cognato e tutta la famiglia, e perchè Valerio e Gianni hanno un rapporto di grande affetto ma anche di aspri contrasti per questioni irrisolte che scopriremo nel corso delle puntate. Da questo punto di vista Lisa rappresenta anche un’argine tra Valerio e Gianni nei momenti di maggiore tensione ricordando ad entrambi quanto si siano sempre voluti bene.
Com’è stato lavorare con attori come Alessandro Gassman e per un progetto in onda sulle reti nazionali?
È stato un privilegio poter lavorare con un attore come Alessandro Gassman, a mio avviso strepitoso in questo ruolo, sia per la sue qualità artistiche e sia perchè è un uomo molto generoso nel suo lavoro. Instancabile direi, che ama i suoi colleghi e il lavoro di squadra. Una squadra in questo caso di eccellenza perchè oltre a Gassmann c’è Maya Sansa, Andrea Sartoretti e molti altri bravissimi attori. E questo è merito del nostro regista Gianluca Maria Tavarelli che ha saputo comporre un cast di altissimo livello e sul set ha creato le condizioni ideali per farci lavorare al meglio. Per quanto riguarda il fatto che si trattasse di un progetto così importante posso dirti che io cerco sempre di trattare tutti i lavori con lo stesso impegno e la stessa professionalità .
Mentre stò lavorando non voglio pensare a quale sarà la destinazione finale, ma soltanto a fare del mio meglio. Il brivido e l’emozione arrivano dopo perchè debuttare sulla rete ammiraglia fa sempre il suo effetto. Devo dire che dopo aver visto all’anteprima le prime due puntate di questa serie sono rimasta davvero colpita perchè è molto bella. È un prodotto di altissima qualità che non ha niente da invidiare a tante serie internazionali e quindi sono abbastanza sicura che riscuoterà un bel successo.
Nel tuo percorso artistico, si incrociano le strade del cinema e del teatro. A quale dei due sei più legata?
Non puoi chiedermi questo (ride ndr). È come quando ti chiedono se vuoi più bene a mamma o a papà. Amo entrambi e quello che sono oggi è il risultato di tutto ciò che ho fatto nell’uno e nell’altro. Quello che ti posso dire però è che in questa fase della mia vita mi piacerebbe potermi concentrare di più sul cinema e la tv.
Secondo te che differenza c’è tra “essere attore” e “fare l’attore”?
Io “faccio” l’attrice ma “sono”molto altro, perché nella mia vita ( per fortuna) c’è molto altro. Amo profondamente il mio lavoro, ma in generale penso che sia sbagliato identificarsi solo con la propria professione. Questo è particolarmente vero per il mestiere dell’attore che per sua natura è spesso fatto di giudizi, attese, rifiuti, incertezze che però sono appunto legati a ciò che fai non a ciò che sei. È quindi importante ricordarselo per non impazzire. In questi anni ho anche portato in scena un monologo teatrale dal titolo “Scritto apposta per me” che parla proprio di questo. Ė una tematica che mi sta molto a cuore perché quando ho capito la sottile differenza tra il fare e l’essere, sia la mia vita personale che quella lavorativa sono notevolmente migliorate: ho smesso di minare continuamente la mia autostima mettendomi in discussione per ciò che sono piuttosto che per ciò che faccio.
C’è un ruolo o un personaggio che ti piacerebbe interpretare in futuro?
Premesso che mi piacerebbe cimentarmi in ruoli sempre diversi, un personaggio che vorrei interpretare in futuro è un personaggio come quello di Cate Blanchett in “Blu Jasmine”. Avrei fatto carte false per essere Jasmine! Un ruolo femminile gigantesco perché dipinge un’ antieroina moderna, dalle molteplici sfumature immersa nelle sue difficoltà, con il suo dolore, le sue nevrosi, i suoi tic…Mi divertirebbe molto lavorare su questi aspetti perché mi interessa indagare il lato tragicomico della vita.
Tra i registi italiani attuali, con chi ti piacerebbe lavorare?
Ce ne sono tantissimi: da Garrone a Sorrentino, ai fratelli D’Innocenzo, a Donato Carrisi, a Saverio Costanzo solo per citarne alcuni che hanno delle poetiche che mi affascinano molto. Fortunatamente in questo momento in Italia c’è l’imbarazzo della scelta!
Foto Paolo Stucchi