Gazzè e l’Orchestra Popolare del Saltarello: canti e danze di terra e di appartenenza
Le ballate di sempre, le tradizioni, l’Abruzzo, la magia di Setak in apertura di in una serata dedicata alla terra e all’appartenenza. Lo stadio “Fonte dell’Olmo” di Roseto degli Abruzzi (Teramo) ha ospitato una tappa del concerto di Max Gazzè con l’Orchestra Popolare del Saltarello.
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Questa performance, parte della nona edizione del festival “Emozioni in Musica”, ha celebrato le tradizioni musicali abruzzesi con una fusione unica di modernità e folklore. La serata ha visto Max Gazzè, il cantautore romano noto per la sua capacità di mescolare generi e stili, esibirsi in un progetto culturale innovativo. Accompagnato dall’Orchestra Popolare del Saltarello, composta da 15 musicisti e 6 ballerini, Gazzè ha presentato un repertorio che ha saputo unire le sue canzoni più celebri con arrangiamenti inediti, ricchi di sonorità tradizionali abruzzesi.
La direzione musicale è stata affidata al polistrumentista Max Dedo, mentre gli arrangiamenti sono stati curati da Danilo Di Paolonicola, entrambi riusciti a creare una sinergia perfetta tra la musica popolare e quella contemporanea. I brani di Gazzè, già amati dal pubblico, assumono una nuova vita grazie all’inclusione di strumenti tipici della tradizione abruzzese, come la zampogna e l’organetto, e alle coreografie eseguite dai ballerini dell’Orchestra, che hanno portato in scena danze tradizionali coinvolgenti.
La risposta del pubblico è stata straordinaria. Gli spettatori hanno accolto ogni brano con calorosi applausi e, sul finale, non hanno esitato a partecipare attivamente alle danze, trasformando lo stadio in una grande festa popolare.
Il concerto ha rappresentato un vero e proprio viaggio attraverso le sonorità e le tradizioni dell’Abruzzo, mostrando come la musica possa essere un potente strumento di valorizzazione culturale. “Musicae Loci”, questo il titolo del progetto, ha avuto l’obiettivo di rendere omaggio alle radici musicali locali, avvicinandole a un pubblico più vasto e variegato. Max Gazzè ha saputo interpretare e rispettare queste tradizioni, integrandole con la sua sensibilità artistica e creando uno spettacolo unico nel suo genere. Il risultato è stato un evento che ha celebrato non solo la musica, ma anche l’identità culturale abruzzese, dimostrando come il passato e il presente possano coesistere armoniosamente.
Avvio con “Vento d’estate” dopo alcuni brani popolari proposti in versione strumentale. Belle le esecuzioni di brani come “Il timido ubriaco”, “Mentre dormi”, “Cara Valentina” e “Favola di Adamo ed Eva” con jam session sul finale. In chiusura “Una musica può fare”.
L’Orchestra Popolare del Salterello, formazione prediletta da Gazzè propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della transumanza. Il corpo dei musicisti è formato dallo stesso Di Paolonicola (fisarmonica e sintetizzatori), Antonella Gentile (voce), Alessandra Ventura (voce), Nicole Massanisso (voce), Anissa Gouizi (voce), Vania Salvatore (voce), Alpha Sall (voce), Alex Paolini (batteria), Emanuele Di Teodoro (basso), Gionni Di Clemente (mandolino), Matteo Di Battista (Chitarra e Ukulele) e Manuel D’Armi (zampogna) e Alessandro Tarquini (violino). Del progetto fanno parte anche Dorian e Armando Rotilio (voce e percussioni). In scaletta anche brani come “Mare Maje (Scura Maje)” e “Addije, addije amore”.