Franceschini scrive a Draghi: con green pass in sala stop a contingentamenti
“Vi chiedo di valutare la possibilità di regolare l’accesso a cinema, teatri e sale da concerto e la partecipazione a spettacoli dal vivo prevedendo, per gli spettatori, il requisito del possesso di ‘green pass‘ valido e, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina per la durata dell’evento, di considerare altresì la possibilità di rivedere le misure di distanziamento interpersonale, consentendo un più ampio uso delle capienze degli spazi”.
Leggi anche: Teatri e cinema, l’Agis a Franceschini: “Basta col distanziamento, c’è il Green pass”
Potremmo, dunque, essere di fronte alla tanto attesa e auspicata svolta. Passata la stagione estiva, quella che ha consentito di fare all’aperto le attività artistiche, culturali e di intrattenimento che, attualmente, possono essere svolte al chiuso solo di fronte a un numero esiguo di spettatori, ciò che si rende urgente è la necessità di regolare l’accesso in sala durante il periodo autunnale e invernale. Tanti i nodi da sciogliere di una situazione che presenta ombre e incertezza in egual misura.
La curva epidemiologica è un parametro che il CTS tiene ancora in considerazione per esternare al Governo il proprio punto di vista circa l’indirizzo da intraprendere, ma dopo un anno di vaccinazioni non vi sono ancora garanzie sul rientro in sala. C’è un impegno di massima sulla possibilità di superare l’attuale contingentamento delle capienze in sala, ma non c’è ufficialità che ciò accada. Un passo avanti, insomma, che però non sembra ancora essere definitivo.