Firenze: dopo 8 anni riapre al pubblico il Corridoio Vasariano
Dopo otto anni ha riaperto a Firenze il Corridoio Vasariano degli Uffizi, chiuso dal 2016 per interventi di restauro e adeguamento alle norme di sicurezza.
Il Corridoio Vasariano torna all’antico splendore
Dopo un’attesa lunga otto anni ha riaperto al pubblico il Corridoio Vasariano degli Uffizi. Punto di collegamento tra il celebre museo e Palazzo Pitti, il tunnel sospeso era stato chiuso nel 2016 per ingenti lavori di ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza. Nello specifico il programma di intervento ha adeguato l’intera struttura al piano di prevenzione antisismica, ha fornito ausili per l’accessibilità e ha restaurato gli interni (intonaci, incannicciati e pavimento in cotto).
Restituito alla sua originaria e sobria essenza, il Corridoio si presenta oggi esattamente come al tempo dei Medici. Dall’ingresso al primo piano degli Uffizi, nella Galleria delle Statue e delle Pitture, i visitatori possono sperimentare una passeggiata di circa 750 metri, circondati da un meraviglioso panorama: si cammina sopra il Ponte Vecchio, si oltrepassa l’Arno e si arriva nel Giardino di Boboli, attraversando il cuore storico di Firenze con il fascino delle sue antiche botteghe.
Uno speciale viaggio nel tempo adatto a tutte le età, per vivere in pochi emozionanti minuti i fasti del Granducato di Toscana e del Rinascimento.
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Tra storia e accessibilità
Nel “nuovo” Corridoio Vasariano non sono presenti dipinti (considerati materiale infiammabile), tuttavia trova degna accoglienza l’eccezionale raccolta di antiche epigrafi marmoree greche e romane degli Uffizi, custodita fino a pochi giorni fa nei depositi del museo. Si tratta di una delle collezioni più antiche del mondo, costituita da quasi trecento iscrizioni in marmo, greche e latine, oggetto di grande interesse nella letteratura scientifica e di viaggio sin dal XVIII secolo.
Alle molteplici epigrafi si accostano preziose sculture ellenistiche e romane, proprio come avveniva nell’originale progetto vasariano, offrendo a tutti gli appassionati un ricco itinerario archeologico. Ma le sorprese non finiscono qui: il tunnel ospita anche gli affreschi cinquecenteschi (staccati e messi in deposito nell’Ottocento) che un tempo decoravano la parte esterna, nel tratto finale corrispondente al Giardino di Boboli.
Oltre a un veritiero e accurato ritorno alle origini, il Corridoio ha puntato anche ai valori dell’inclusione e dell’accessibilità. Il percorso infatti tiene in grande considerazione anziani e disabili, attraverso un sistema integrato di pedane, rampe ed ascensori che consentono di abbattere con estrema disinvoltura i dislivelli lungo l’itinerario; Il tunnel inoltre garantisce i servizi igienici, un’efficace illuminazione led a basso consumo energetico e videocamere di sorveglianza sempre attive.
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Il progetto di restauro
Un simile complesso lavoro di consolidamento e restauro si deve alla proficua collaborazione tra gli Uffizi e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. Il progetto finale ha richiesto anni di indagini preliminari e reclutato molteplici specialisti per un costo complessivo di circa dieci milioni di euro, ai quali si aggiunge il milione di dollari donato nel 2023 dall’imprenditore statunitense Skip Avansino.
I risultati e le soddisfazioni tuttavia non hanno tardato ad arrivare: doppio sold out per primi due giorni di apertura del tunnel e decine di prenotazioni giornaliere.
Il Corridoio è aperto dal martedì alla domenica e si accede previa prenotazione, un gruppo alla volta, per un massimo di venticinque persone (più due addetti del personale museale con il ruolo di guida).
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, con grande orgoglio ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Dopo otto anni di attesa, la riapertura del Corridoio Vasariano restituisce a Firenze e all’Italia un capolavoro nel capolavoro. Accessibilità, sicurezza e sostenibilità energetica contraddistinguono un itinerario che, nella sua complessa stratificazione storico-urbanistica e monumentale, consente di ammirare Firenze in tutto il suo splendore».
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Cenni storici sul Corridoio Vasariano
Cosimo I de’ Medici commissionò a Giorgio Vasari la realizzazione di un corridoio sospeso che consentisse ai Granduchi di Toscana di spostarsi indisturbati dalla loro residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo di Palazzo Vecchio. Il progetto venne portato a termine e inaugurato nel 1565, in occasione del matrimonio di Francesco (figlio di Cosimo) con Giovanna d’Austria.
Non è un caso che il Corridoio Vasariano venga chiamato anche passetto fiorentino. Per la sua costruzione infatti Cosimo I e Vasari si ispirarono al famoso tunnel, il passetto appunto, realizzato durante il papato di Alessandro V (1415-17) a Roma, che collega il palazzo del Vaticano con Castel Sant’Angelo e diventato celebre per aver consentito la fuga di papa Clemente VII dall’esercito di Carlo V durante il sacco di Roma del 1527. Il passaggio degli Uffizi tuttavia prende anche ispirazione dal noto corridoio bramantesco costruito nel 1505 per far comunicare i Palazzi Apostolici Vaticani con il Casino del Belvedere di Innocenzo VIII.
Chi fosse interessato a prenotare una visita per il Corridoio Vasariano può collegarsi al sito web www.uffizi.it .
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Fonte immagini: Wikipedia