Festival del Cinema di Roma: prime mondiali e tributi
Manca poco al Festival del Cinema di Roma, l’autunnale appuntamento capitolino che quest’anno ha fatto le cose in grande, tra grandi ospiti internazionali e prime proiezioni. Riportiamo di seguito le ultime novità:
ESSERE GIORGIO STREHLER
Sono Giorgio Strehler che vi parla, tra gli scettri e le corone, tra i ventagli e le spade… Inizia così, con la voce di Giorgio Strehler che si rivolge direttamente allo spettatore, il documentario dedicato al centenario della nascita di questo artista di cui si è detto e scritto così tanto.
E proprio perché in tante occasioni il suo lavoro è stato rievocato, studiato e commentato, il modo migliore per renderlo vivo ancora una volta ci è sembrato proprio dare a lui la parola: Essere Giorgio Strehler, è dunque un percorso inedito, ricostruito attraverso sue interviste inedite o raramente ascoltate, con un taglio poetico e personale. La sua voce è l’io narrante: gli altri interventi sono ‘note a piè pagina’ che riprendono le sue parole per approfondire o chiarire alcuni punti del suo percorso, senza mai interrompere il suo racconto. Scelta sottolineata anche dalla regia che ha evitato di inquadrare in primo piano gli intervistati, ma di ambientarli in luoghi o alle prese con materiali teatrali. E’ uno Strehler inedito e più fragile, quello che ne esce, un uomo del suo tempo, ma sempre con una visione forte della cultura e della sua funzione in una democrazia.
Essere Giorgio Strehler è un documentario con un accesso unico alla vita del grande regista, la cui ricchezza di contenuti è rappresentata da un altrettanto ricco approccio visivo: archivi rari o inediti, riprese in 4K, interviste con figure chiave della cultura del nostro Paese, ricostruzioni di scenografie e illusioni di luci realizzate per noi dagli stessi tecnici del Piccolo Teatro.
A 100 anni dalla nascita dell’artista, e dopo oltre un anno di chiusura di teatri e sale cinematografiche, Essere Giorgio Strehler guida il pubblico all’interno di uno dei teatri più rivoluzionari della storia della cultura italiana, utilizzando lo stesso Strehler come guida d’eccezione.
ZLATAN
Zlatan Ibrahimović è già una leggenda. È il primo calciatore ad aver giocato con sette squadre in Champions League, campione ovunque abbia giocato, dall’Ajax al Psg, passando per Juventus, Inter, Barcellona e Milan, ha raggiunto la fama mondiale non solo grazie al formidabile talento sul campo di calcio, ma anche per l’inconfondibile carisma, l’esuberanza e la sicurezza che lo contraddistinguono. All’età di 40 anni è ancora un fuoriclasse ed è tornato a giocare con la sua nazionale, la Svezia, dopo un’assenza di quattro anni.
Le sue frasi a effetto sono diventate citazioni del mondo del calcio e non solo: “dovete sapere che io ho una filosofia. Me ne frego di quello che pensa la gente e non sono mai stato a mio agio fra i tipi perbenino. Perché ricordate: si può togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo”.
Il film, scritto da Jakob Beckman e David Lagercrantz, tratto dell’autobiografia “Io, Ibra” che David Lagercrantz ha scritto insieme allo stesso Ibrahimović tradotta in più di 30 lingue e edita in Italia da Rizzoli, è diretto da Jens Sjogren.
Zlatan racconta la storia di crescita e trasformazione di un uomo che è partito dai sobborghi fino ad arrivare al successo. Il calcio è stato la liberazione di Zlatan Ibrahimovic da un ambiente difficile: il suo notevole talento e la fiducia in se stesso lo hanno catapultato contro ogni probabilità ai vertici del calcio internazionale, portandolo a giocare in squadre come l’Ajax Amsterdam, la Juventus, l’Inter, il Milan, il Barcellona, il Paris Saint-Germain e il Manchester United.
THE NORTH SEA
Dai creatori di The Wave e The Quake – Il terremoto del secolo, sarà presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, THE NORTH SEA, colossale disaster movie firmato da John Andreas Andersen e distribuito da Minerva Pictures. Nel film, che vanta incredibili effetti speciali, una piattaforma petrolifera crolla drammaticamente sulla costa norvegese. I ricercatori cercano di scoprire cosa sia successo. Pian piano, si rendono conto che questo è solo l’inizio di qualcosa di ancora più catastrofico. Tra gli interpreti, Kristine Kujath Thorp, Rolf Kristian Larsen e Anders Baasmo.
Alla Vigilia di Natale del 1969, il governo norvegese annuncia qualcosa che cambierà per sempre la Norvegia: la costruzione di una delle più grandi piattaforme petrolifere offshore del mondo. Ekofisk diventa così l’inizio di un’avventura finanziaria senza precedenti. Dopo cinquant’anni anni di estrazioni petrolifere e molti traguardi raggiunti, restano aperte ancora tante domande. Cosa ha comportato tutto questo per il pianeta e l’equilibro marino? Quali sono state le reali conseguenze per l’ambiente? L’avventura Ekofisk rischia di diventare una delle più grandi armi di distruzione di massa al mondo?
LUIGI PROIETTI DETTO GIGI
Edoardo Leo, dopo uno studio su A me gli occhi please di Gigi Proietti, decide di girare un documentario sullo spettacolo che, nel 1976, rivoluziona la scena teatrale italiana. Un lavoro che inizia più di tre anni fa insieme al protagonista. Poi, con la sua scomparsa, il documentario subisce una virata, un cambio di prospettiva: il racconto di quello straordinario spettacolo non basta più. Bisogna indagare nella vita e nella carriera dell’attore che ha cambiato le regole del gioco del teatro italiano e scoprire il suo ‘segreto’.
Con Luigi Proietti detto Gigi, inizia per Edoardo Leo un viaggio per svelare chi c’era dietro l’uomo di spettacolo: «Lunghe chiacchierate nel suo studio, decine di ore di materiale da guardare insieme. L’ho ripreso ovunque, negli spettacoli, nei camerini, alle prove. Poi al Globe Theatre una lunga intervista, che non sapevo sarebbe stata la sua ultima – racconta Edoardo Leo. Ho posato lo sguardo su una carriera infinita, piena di fatti artistici diversissimi tra loro e tutti di enorme importanza. Ho cercato insistentemente un filo che legasse ottanta anni passati praticamente in scena. Setacciando ogni suo lavoro, ogni suo archivio; intervistando colleghi, amici, familiari. Arbore, Fiorello, Goggi, Cortellesi, Gassmann, Giallini, Piovani e molti altri. Tutti rapiti dalle gesta artistiche di un autentico eroe dello spettacolo che per più di mezzo secolo ha unito comicità e poesia, alto e basso, pancia e sperimentazione. Ho provato a raccontare a modo mio un grande maestro».
Diretto da Edoardo Leo, prodotto da Fulvio e Paola Lucisano con Paola Ferrari e Edoardo Leo, il documentario è una produzione Italian International Film e Alea Film con Rai Cinema in associazione con Politeama e in collaborazione con Lexus che con questo film entra nel mondo della produzione cinematografica. Luigi Proietti detto Gigi nasce da un’idea di Edoardo Leo, è scritto da Edoardo Leo e Marco Bonini, il montaggio e la fotografia sono di Giulia Bertini e le musiche sono di Jonis Bascir.
C’MON C’MON
Sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma, C’mon C’mon, scritto e diretto da Mike Mills che, dopo un film ispirato a suo padre (Beginners) e uno alla madre (Le donne della mia vita), si cimenta in un’opera ancora più personale e per certi versi più vicina alla sua esperienza vissuta: una storia che scava nel rapporto tra adulti e bambini.
Protagonista della pellicola è Joaquin Phoenix, nei panni di un uomo di mezza età che impara a prendersi cura di un bambino per la prima volta, attraverso un viaggio che si trasformerà in una meditazione sull’amore, la genitorialità e sull’andare avanti anche se non si ha idea di cosa accadrà nel futuro. Nel cast anche Gaby Hoffmann (Perdona e dimentica, Wild), Scoot McNairy (Monsters, L’amore bugiardo) e il giovanissimo Woody Norman. C’mon C’mon arriverà prossimamente nelle sale italiane distribuito da Notorious Pictures.
Joaquin Phoenix è Johnny, un giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l’America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los Angeles a New York e New Orleans.
CYRANO
Sarà presentato in anteprima europea alla Festa del Cinema di Roma, Cyrano, l’attesissimo film di Joe Wright (L’ora più buia, Anna Karenina, Orgoglio e Pregiudizio) che trae ispirazione dal celebre testo teatrale di fine ‘800 scritto da Edmond Rostand. In questa versione sorprendente e inedita, il protagonista ha il volto di Peter Dinklage – pluripremiato attore, vincitore di quattro Emmy e un Golden Globe per Il Trono di Spade – mentre Haley Bennett (I magnifici 7, Le strade del male) veste i panni del suo amore inarrivabile, Roxanne.
“Ho sempre amato il genere drama” – racconta il regista Joe Wright. “Tutti i miei film si fanno la stessa domanda: ‘Come faccio a mettermi in contatto con gli altri e perché mi capita di non riuscirci?’. Ecco, per me il drama è un tentativo di relazionarmi con gli altri e allo stesso tempo un’espressione della difficoltà nel farlo. In quel giorno di giugno del 2020, mentre eravamo in isolamento, ho avuto la sensazione che ciò di cui avevamo più bisogno fosse una semplice connessione umana. Cyrano doveva essere fatto”.
Completano il cast, Kelvin Harrison Jr. (Luce, Waves) nella parte di Christian, Bashir Salahuddin (Top Gun: Maverick) nel ruolo di Le Bret e Ben Mendelsohn (L’ora più buia) che presta il volto a De Guiche. La colonna sonora è stata curata interamente dalla band indie-rock americana The National, mentre tra le location scelte spicca la pittoresca Noto con la sua decantata Cattedrale, capitale del barocco siciliano e patrimonio dell’UNESCO. “Avevo le idee chiare su come realizzare il film” – spiega Wright. “Bisognava creare la nostra ‘bolla’ sull’isola di Sicilia, girare i primi tre atti in una città barocca del tardo XVII secolo chiamata Noto, e sfruttare ogni angolo di quel posto incredibile”.
Prodotto da MGM e Working Title Films, Cyrano arriverà prossimamente nelle sale italiane distribuito da Eagle Pictures.