“I tre archeologi. La maschera di Dioniso”, la nuova opera di Federico Summa
“I tre archeologi. La maschera di Dioniso” di Federico Summa è il terzo volume della saga de “I tre Archeologi”, iniziata con l’avventura in Egitto, in cui i giovani eroi hanno recuperato il tesoro del Faraone Cheope, e proseguita con quella in Mesopotamia, dove hanno scoperto la straordinaria Tavoletta D’Argento, contenente le origini della scrittura.
La copertina del libro e le illustrazioni all’interno del testo sono affidate a Federica Talanca, che è anche coautrice del soggetto insieme a Federico Summa. L’opera intervalla parti narrative di stampo diaristico con il racconto della storia mediante l’arte del fumetto; una scelta originale che mostra le doti dell’illustratrice e che aiuta a immergersi nella vicenda. La nuova missione degli archeologi adolescenti Federico, Selvaggia e Giulia ha come meta la Grecia; i tre ragazzi sono gli agenti segreti di punta di ERA, un’organizzazione impegnata pubblicamente nella diffusione della storia antica nei musei, mentre privatamente si occupa di recuperare antichi manufatti per proteggerli da mani pericolose.
A capo dell’organizzazione c’è un misterioso personaggio, Arthur Wanderer, che convoca improvvisamente i protagonisti per metterli sulle tracce di un antico manufatto, che deve essere recuperato e posto in sicurezza. Aiutati da Keku, uno spirito guardiano del Faraone Cheope di 4559 anni, Federico, Selvaggia e Giulia partono per Atene, destinazione: il famoso teatro di Dioniso. Lo scopo della loro missione è quello di trovare la “Maschera di Dioniso”, che contiene in sé il potere stesso del Dio, consentendo a chiunque l’indossi la capacità di interpretare a teatro il ruolo di qualsiasi personaggio.
Peccato che essa provochi la follia nella mente di colui che la possiede, e che riesca a creare potenti suggestioni che coinvolgono chiunque assista alla rappresentazione teatrale; per questo motivo il leggendario attore Tespi si era rifiutato di togliersi la Maschera, che sembrava essersi fusa con il suo viso, «diventando il suo vero volto, un volto che poteva assumere le sembianze di qualsiasi cosa lui desiderasse». Sono trascorsi millenni da quando Zeus ha deciso di fermare le terribili illusioni create dalla Maschera, imprigionando il manufatto e lo stesso Tespi nelle fondamenta del Teatro di Dioniso; purtroppo, però, nel presente l’attore si è risvegliato e la sua Maschera sta recuperando tutta la sua antica potenza – «Dovete sconfiggere Tespi e recuperare la Maschera di Dioniso. Il nostro deposito speciale dell’ARCA riuscirà a contenerne la terribile magia. Tutto è nelle vostre mani, miei prodi Archeologi. Siete pronti per questa difficile missione?»