Favoloso Calvino: a Roma una grandiosa mostra celebra il centenario dello scrittore
In occasione del centenario della nascita, le Scuderie del Quirinale ospitano una grande mostra dedicata allo scrittore Italo Calvino (15 ottobre 1923 – 19 settembre 1985) e al suo rapporto con le arti, dai codici medievali alle installazioni dei più noti maestri contemporanei.
Cento anni di Italo Calvino
“Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri“. Questo il titolo della mostra che, dal 13 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024, arricchirà gli ampi spazi delle Scuderie del Quirinale a Roma. Un nome altamente evocativo, contenente nel termine “favoloso” sia l’allusione al repertorio favolistico del celebre scrittore, sia un omaggio alla sua visione trasversale della vita composta da ambienti reali, mondi possibili, teorie futuribili e idee rivoluzionarie.
L’esposizione rientra nel vasto cartellone di festeggiamenti ideato in tutta Italia per il centenario della sua nascita e si presenta come un viaggio attraverso la vita, le scelte, il metodo di lavoro, l’impegno politico e civile, i luoghi e, soprattutto, la produzione letteraria di Italo Calvino.
Il focus dell’evento è costituito dal rapporto dell’autore con la varietà delle arti, per la prima volta indagato in tutti i suoi aspetti, grazie anche al sostegno di istituzioni pubbliche e private nazionali e internazionali e di numerosi artisti e collezionisti.
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Opere d’arte, libri e preziose prime edizioni
Nello specifico, il percorso espositivo si articola diacronicamente in dieci sezioni allestite nei due piani che compongono le Scuderie del Quirinale. Il materiale in mostra, infatti, è quantomai eterogeneo: più di duecento opere, tra dipinti, sculture, disegni, illustrazioni, codici miniati medievali, arazzi, armature, fotografie e ritratti d’autore (tra cui quello celebre di Carlo Levi), oltre ovviamente a tutte le prime edizioni dei libri di Calvino.
Per lo scrittore l’arte fu una continua fonte di ispirazione, come testimoniano le copertine dei suoi romanzi, mai scelte a caso e che vedevano spesso protagonisti gli apprezzatissimi Paul Klee e Pablo Picasso; senza dimenticare gli scritti che ha dedicato ad artisti del calibro di Giorgio de Chirico, Giulio Paolini, Fausto Melotti, Saul Steinberg, Enrico Baj, Luigi Serafini, Domenico Gnoli, Tullio Pericoli, Gianfranco Baruchello, solo per citarne alcuni.
L’ispirazione artistica tuttavia, non è stata univoca, bensì bidirezionale; attraverso quella tipica osmosi che connette menti affini e agili intelletti, anche la personalità di Italo Calvino ha fornito straordinari spunti a numerosi artisti e continua farlo ancora oggi.
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La reciproca influenza tra letteratura e arte
Sono molteplici le installazioni direttamente ispirate ai suoi capolavori letterari – primo tra tutti Le città invisibili – ma anche opere pensate e create del tutto recentemente da artisti viventi come Emilio Isgrò, Giuseppe Penone, Eva Josplin. Per non parlare delle illustrazioni eseguite in ossequio all’incredibile immaginario calviniano, come i disegni di Emanuele Luzzati per valorizzare il volume Fiabe italiane oppure i preziosi bozzetti teatrali realizzati da Toti Scialoja.
Fil rouge della mostra è proprio la dimensione visiva calviniana, quell’immaginario di mondi possibili o quantomeno auspicabili, nel quale il lettore viene catapultato sin dalle prime pagine. Spunto principale di questa esposizione è esattamente quell’immagine “che gira per la testa’’ di cui Calvino parla nella “Nota 1960” della raccolta I nostri antenati, per spiegare la genesi dei suoi romanzi.
Il curatore dell’esposizione, Mario Barenghi, dichiara a tal proposito: «Il punto di partenza è un’immagine – “nata chissà come” – che si porta dietro a volte per anni; a poco a poco dall’immagine comincia a dipanarsi una storia, che gradualmente dispiega significati inattesi e acquista senso. Più tardi, a innescare la fantasia calviniana saranno fattori diversi: le teorie cosmologiche, gli arcani dei tarocchi, oggetti d’uso quotidiano. Costante rimane però l’avvio da uno spunto visuale, di cui il lento lavoro della scrittura rivela le potenzialità dandogli forma di racconto».
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Pubblicazioni e cataloghi relativi alla mostra
Trattandosi di una mostra in onore di uno scrittore, non può mancare contestualmente la stampa di volumi di pregio, un nutrito compendio al già ricco iter espositivo. Il catalogo-guida della mostra scritto da Mario Barenghi si affianca alla produzione editoriale Electa che, per l’occasione, ripropone un testo prezioso, ormai introvabile: Idem di Giulio Paolini, edito nella collana “Einaudi letteratura” nell’aprile 1975. La nuova edizione ospita una versione più ampia e inedita del testo di Calvino intitolato La squadratura.
A questi si aggiunge il catalogo di “Calvino cantafavole”, a cura di Eloisa Morra e Luca Scarlini (esposizione che si tiene nello stesso periodo nel Palazzo Ducale di Genova) e il volume Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti, per la collana “Enciclopedie”. Quest’ultima pubblicazione riunisce 146 voci redatte da 56 differenti autori che offrono una sorta di mappa per entrare nel mondo di Calvino, nei suoi libri, ma anche nel suo variegato immaginario di eccezionale scrittore.
“Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri”, è una mostra organizzata dalle Scuderie del Quirinale e dalla casa editrice Electa, in collaborazione con Regione Liguria, Comune di Genova e con il supporto della Fondazione Palazzo Ducale. Per ulteriori informazioni e prenotazioni è possibile collegarsi al sito web www.scuderiequirinale.it .
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