“Fashion Doll Revolution”: a Roma la più grande esposizione personale di Barbie al mondo
Apre le porte al pubblico, la Fashion Doll Revolution, l’evento più glamour della stagione autunnale romana, una mostra unica nel suo genere, ideata, allestita e prodotta da Giuseppe Cinelli, uno dei più grandi collezionisti italiani di Barbie, la bambola che a partire dal 1959, anno della sua creazione, è riuscita ad abbattere ogni frontiera culturale, sociale, antropologica, rivoluzionando completamente il settore dei giocattoli per bambini, o meglio, il modo di giocare.
Circa 1500 pezzi, dalla numero 1 fino ad oggi, in una raffinata e preziosa collezione che attraversa epoche, mode, costumi e stili: dalla serie vintage alle superstar, dalle carriere alle inclusive, dalle inspiring women che hanno segnato la storia globale, fino alle sorprendenti Ooak Dolls, pezzi unici dei grandi creativi del BelPaese, in un vortice di emozioni che passano dalla vista al cuore.
Non soltanto perfezione e celluloide, quindi, ma una interessante opportunità di riflessione, soprattutto oggi che la bambola è divenuta specchio dei cambiamenti nella cultura e nella società. Nel corso degli anni, infatti, l’azienda ha evoluto la sua creazione per rappresentare una maggiore diversità e inclusione sociale, creando Barbie di diverse etnie e tonalità della pelle e portatrici di disabilità proprio per celebrare l’individualità di ciascuna bambola nel mondo reale. Un passo importante nella promozione della diversità e dell’accettazione, sottolineato dalle infinite possibilità dell’essere umano e dal mantra “You can be anything”. L’esposizione celebra pertanto le mille sfaccettature dell’essere umano con le sue imperfezioni e le sue caratteristiche, le sue debolezze e i suoi punti di forza.
Sebbene alcuni restano critici sugli standard di bellezza stereotipati e irrealistici della Barbie nella fase di crescita dei bambini, altri vedono in lei un incoraggiamento a credere nelle proprie potenzialità e ad immaginarsi in qualsiasi ruolo o professione.
La mostra sarà anche l’occasione per conoscere la storia del suo ideatore, quella di un bambino straordinariamente creativo e sensibile, cresciuto negli anni ‘70 tra bambole nascoste e giochi in solitudine, che oggi dà forma ai sogni colorati mai perduti della sua infanzia proprio attraverso l’ingente mole di pezzi di Barbie recuperati negli anni, un vero e proprio balsamo per l’anima per il visitatore.
Testimonial del singolare evento, il mentalista Giucas Casella che ha creduto fortemente nel progetto sostenendo e promuovendo in prima persona la collezione di Giuseppe Cinelli, suo assistente e persona di fiducia con cui collabora da oltre 30 anni.
In esposizione anche le creazioni di Alessandro Gatti e Giuseppe de Bellis, ideatori della convention RFDC che, ogni anno, a Roma, accoglie collezionisti da ogni parte del mondo, e i dipinti di Marianna Galati, autrice che ha sempre avuto una particolare attenzione per le tematiche di genere, oltre ad alcuni artisti tra i più quotati del settore che rappresentano un eccezionale valore aggiunto alla preziosa collezione di Cinelli. Il catalogo è stato curato dalla stilista Cinzia Diddi, che proprio in Barbie ha trovato la fonte di ispirazione per il suo lavoro.
La mostra è aperta tutti i venerdì, sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 20.00, presso lo spazio espositivo di Viale Mazzini 117, a Roma – Quartiere Prati, metro Ottaviano