Eurovision 2023: la Svezia vince con Laureen, Marco Mengoni conquista le giurie
A vincere l’Eurovision Song Contest 2023 è la favoritissima Svezia con Laureen che si aggiudica l’ambitissimo microfono di cristallo per la seconda volta nella sua carriera.
Troppo emozionata per tenere un discorso, Laureen dedica la sua vittoria al pubblico e conquista tutti esibendosi con la sua Tattoo, per poi inginocchiarsi di fronte al pubblico europeo ripetendo solo “Thank you” con le mani sul cuore.
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La 67esima edizione dell’Eurovision Song Contest si è tenuta la scorsa notte presso la Liverpool Arena: per la finalissima il volto della Bbc Graham Norton si è unito alle tre conduttrici Alesha Dixon, Hannah Waddingham e Julija Sanina.
Un’edizione ucraina in Regno Unito
Il Regno Unito batte tutti i record per numero di edizioni ospitate ma ben cinque volte – come questa – a causa della rinuncia del vincitore decretato nell’anno precedente. Infatti Kiev avrebbe dovuto ospitare la manifestazione, grazie alla vittoria della Kalush Orchestra lo scorso anno a Torino, ma la situazione del Paese non lo ha consentito. Ogni cartolina precedente l’esibizione mostrava infatti il panorama ucraino e quello inglese mescolarsi a quello del Paese in gara.
Illustrando la difficoltà di definire i contorni di una neutralità politica mentre si portavano in alto i colori di un Paese devastato dalla guerra, gli organizzatori dell’Eurovision hanno impedito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di trasmettere un videomessaggio durante la finale. La natura dell’evento “vieta dichiarazioni politiche o simili durante il concorso” – ha spiegato l’European Broadcasting Union in un comunicato. Questa scelta non è stata esente da polemiche.
Il sistema di votazione
Novità importante per quanto riguarda il televoto: quest’anno anche gli altri Paesi del mondo hanno avuto diritto al voto che contava come un unico Paese (per quanto riguarda l’assegnazione dei punti).
Secondo la votazione delle 37 giurie, la Svezia si aggiudica 340 punti, mentre l’Italia è terza con 176 punti dietro all’Israele per un solo punto. Ma per la prima volta nella storia dell’Eurovision il pubblico presente dal vivo protesta al canto di “Cha Cha Cha” (tifando per la Finlandia).
Ben 6 giurie nazionali hanno dato il punteggio più alto (12 punti) all’Italia mentre il televoto assegna 174 punti relegandoci al quarto posto – con 350 punti totali dopo Svezia, Finlandia e Israele.
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L’esibizione di Marco Mengoni
Marco Mengoni ha fatto il suo ingresso nella Liverpool Arena sventolando in una mano il tricolore italiano e nell’altra la bandiera arcobaleno, simbolo della pace e della comunità Lgbtq+. “Due Vite, two flags” scrive Marco sui suoi canali social.
Con il suo brano riarrangiato si è aggiudicato il Marcel Bezençon Composer Award ovvero il Premio per la miglior composizione. Il riconoscimento è assegnato dai compositori dei brani in concorso nella finale dell’Eurovision Song Contest. Si tratta del secondo riconoscimento per l’Italia dopo quello del 2019 di Mahmood, che lo aveva vinto con il brano “Soldi”.
Durante la performance di Mengoni sul fondo si stagliavano due figure, che si muovevano su due scale speculari, tra il cielo che si componeva sul gigantesco ledwall che incornicia la scena e il palco che si faceva nebuloso. Eppure la coreografia è rimasta un po’ da parte sullo sfondo mentre Mengoni brillava nella sua maglietta metallica (citata anche nel brano).
Marco Mengoni conquista le giurie nazionali con un’emozionatissima versione di Due Vite. terminando la sua esibizione con un sentito sospiro cadendo in ginocchio con gli occhi chiusi.
“La vittoria non è il primo posto, ma è essere qui dopo 10 anni” ha detto ai microfoni dei conduttori italiani Mara Maionchi e Gabriele Corsi.
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L’Italia sul palco
Ad aprire il Canzoniere di Liverpool è Mahmood con una personale versione di Imagine di John Lennon, circondato dall’orchestra in piedi e dal pubblico che illuminava la Liverpool Arena con le torce degli smartphone. Così il cantante italiano sale sul palco dell’Eurovision per la terza volta, dopo il secondo post nel 2019 con Soldi e il sesto nel 2022 insieme a Blanco con Brividi.
Poco prima di chiudere il televoto, c’è stato un video–omaggio ai big della musica che hanno visto la propria carriera prendere il volo dopo l’esibizione all’Eurovision Song Contest: tra artisti del calibro degli Abba, un lungo momento è stato dedicato ai Måneskin che da Roma hanno conquistato il mondo.