Ecco la favola su Amarena, l’orsa marsicana che sconfisse l’ignoranza
Amarena, l’orsa marsicana simbolo dell’Abruzzo e divenuta tristemente nota ai fatti di cronaca nazionale per il suo tragico destino, è la protagonista, insieme ai suoi due cuccioli, dell’omonima favola per la buonanotte scritta dal giovane autore Alessandro Faonio e illustrata da Alessandro Napoleone.
La storia ruota attorno alla mamma orsa e ai suoi due orsetti, Lampone e Mirtillo, che vivono nel Parco Nazionale d’Abruzzo e incontrano tutti gli animali che lo abitano: da Vanni il barbagianni a Vera la vipera, da Vincenzino il falco a Pasquale il gufo reale. Il loro territorio è però minacciato da tempo dall’Ignoranza, temuta dagli animali che lo abitano, ma non da Amarena che decide, con coraggio, di affrontarla con l’obiettivo di creare un habitat di armonia tra il mondo animale e il mondo degli umani.
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Il racconto, come spiega lo stesso autore, rappresenta innanzitutto un modo per non dimenticare il triste episodio che ha posto fine alla vita dell’orsa Amarena. La favola, però, va oltre perchè, pagina dopo pagina, le parole che la mamma orsa rivolge ai suoi due cuccioli sono intrise di esempi, di insegnamenti e di saggezza. Tutto quello di cui ha bisogno una favola, tutto quello di cui ha bisogno un piccolo – ma non solo – lettore che si affaccia alla vita. Ecco, la storia di Amarena che combatte fino alla fine l’Ignoranza, può farci riflettere su come si continui incessantemente a dare per scontato quello che ci circonda e pensare che la natura e gli animali che la abitano non rappresentino un elemento essenziale del nostro ecosistema.
La favola di Faonio, sebbene scritta per bambini, ci guida invece in un percorso di consapevolezza, che induce il lettore ad una maggiore riflessione sul mondo animale e sulla natura in generale, meritevoli di rispetto tanto quanto l’umanità, quella stessa umanità che, fallendo, ha decretato la fine dell’esistenza di un orso in via di estinzione.
Ed è forse proprio la dimensione di una favola che ha la capacità di smuovere le coscienze, quelle ingenue e libere dei bambini, ma anche quelle più formate degli adulti. In questo racconto Amarena diventa un saggio genitore – nell’accezione umana del termine – e ci insegna come il perdono sia capace di eliminare l’odio e come l’amore puro possa sconfiggere l’indifferenza.
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