É uscito Burqa Queen, il nuovo libro della giornalista Barbara Schiavulli
“Burqa Queen” è il nuovo libro di Barbara Schiavulli, giornalista, corrispondente di guerra e scrittrice. “Scrivere un libro tira fuori il peggio di me. Uno di quegli autori scorbutici che nei film diventano misantropi, senza ironia, antipatici, ma che poi alla fine si riscattano, ma siccome qui non c’è una fine, resto così”, spiega.
Schiavulli ha seguito i fronti caldi degli ultimi vent’anni, come Iraq, Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen, Sudan. I suoi articoli sono apparsi, tra gli altri, su Fatto Quotidiano, Repubblica, Avvenire ed Espresso. Ha collaborato con radio (Radio 24, Radio Rai, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana) e TV (Rai, Rai News 24, Sky TG24, LA7, TV Svizzera Italiana). È cofondatrice e direttrice di Radio Bullets. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Lucchetta (2007), il Premio Antonio Russo (2008), il Premio Maria Grazia Cutuli (2010) e il Premio Enzo Baldoni (2014).
“La fine è quella del libro, quando lui nasce, si stacca da me, ed entra nelle teste degli altri. A qualcuno piacerà, qualcuno lo odierà, e peggio qualcuno magari non capirà. Si scrive per chi legge o si scrive per se se stessi? In questo caso ho scritto per chi vive nel libro, per quelle persone che devono lottare per avere qualcosa di cui neanche ci accorgiamo più quanto sia prezioso: la libertà di studiare, lavorare, amare, scegliere”.
“È come se noi fossimo accecati dalle luci sfavillanti di un mondo che per vedere, dobbiamo scottarci le dita per spegnere qualche lampadina, mentre le mie ragazze vivono nel buio di un interruttore spento dagli uomini, non importa che siano quelli che dicono che è per salvare il loro corpo o che hanno mentito loro dandogli un briciolo di speranza e poi, come il peggiore dei serial killer, gliel’hanno tolta. Ho cercato di riconoscere i pensieri di queste donne, dopo due decenni di Afghanistan e migliaia di parole, non quelle delle interviste, ma quelle dopo, quelle vere, quelle dentro, quelle che uscivano come un conato di vomito”, continua la giornalista.
“Ho cercato di rendere giustizia a qualcuno che non ce l’ha. Ho cercato di dare loro quei pensieri che oggi non possono esprimere. Ho cercato di farle splendere sotto una luce che solo quando stringi una mano e asciughi le loro lacrime, puoi vedere. Quando ci si commuove insieme a qualcuno, si resta legati per sempre. E in questi diciassette mesi, qualcosa è cambiato tra me e loro, non ero solo una giornalista straniera in Afghanistan, ho promesso di essere le loro parole. Le loro emozioni. E dietro alle lacrime, alla paura, alla rabbia, sento come pugni nello stomaco la loro forza, il loro coraggio, la loro pazienza. È l’ho fatta mia e ora la cedo a voi. Questo è il mio nuovo libro, questo è il loro libro. Ed ora è anche vostro”.
Barbara Schiavulli Ha pubblicato Le farfalle non muoiono in cielo (La Meridiana, 2005), Guerra e guerra (Garzanti, 2010), La guerra dentro (2013), Bulletproof diaries. Storie di una reporter di guerra (2016) e Quando muoio, lo dico a Dio. Storie di ordinario estremismo (2017).