E se Joyce fosse nato in Abruzzo? Ecco “Aquilaners”
Aquila era una bella città. D’estate la notte faceva fresco e la primavera degli Abruzzi era la più bella d’Italia. Ma quel che era bello era l’autunno per andare a caccia nei boschi di castagni (Hernest Hemingway – “Addio alle armi”)
Le parole di uno dei romanzi più amati di Hemingway fanno breccia all’interno del libro “Aquilaners gente di L’A”. Si tratta di un progetto nato per L’A . Cos’è L’A?
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È un nome e un logo che vogliono rappresentare la città dell’Aquila e che mette in risalto l’importanza dell’apostrofo al cui interno è disegnato il logo stilizzato di un’aquila, simbolo della città.
L’ispirazione dell’antologia “Aquilaners” è tratta dall’opera “Dubliners – Gente di Dublino” di James Joyce. Gli ideatori della pagina Facebook L’A hanno immaginato lo scrittore irlandese per le vie dell’Aquila. Così hanno chiesto alla community che li segue, di cimentarsi in brevi racconti inediti.
Questi piccoli scritti hanno tutti come protagonista proprio il capoluogo d’Abruzzo. Di questi brani ne sono stati selezionati 15 che, nel libro, sono stati intervallati con immagini di romanzi importanti sempre trasposti in dialetto aquilano. Così Il piacere di D’Annunzio diventa Ju piacere, Il piccolo principe si trasforma in Ju Principe Zicu. Insomma un libro tutto da scoprire.
di Alessia Del Re