È morto Shane MacGowan, storico leader dei Pogues
Addio a Shane MacGowan, storico frontman e leader dei Pogues. Aveva 65 anni ed è deceduto a seguito di una lunga malattia che non gli ha lasciato scampo. Era il dicembre del 2022 quando venne ricoverato dopo una encefalite virale. Tanti i mesi di terapia intensiva e riabilitazione, senza però mai riprendersi del tutto. Il cervello fu intaccato pesantemente compromettendo la difficoltà a parlare.
A dare notizia è stata la moglie Victoria Clarke. “Shane sarà sempre la mia luce, la misura dei miei sogni e l’amore della mia vita”, ha scritto su Instagram, “sono fortunata ad averlo incontrato e averlo amato così incondizionatamente. Vivrai nel mio cuore per sempre”.
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MacGowan, irlandese vero, di origine contadina, immerso nel verde dei pascoli di una terra che da sempre affascina per tradizione, storia, cultura e leggende. Un purosangue nell’anima e nel carattere, nella sua arte e nel suo approccio alla vita che, visto con gli occhi di noi che irlandesi non siamo, potrebbe apparire fin troppo stereotipato. Verace e sanguigno, dolce e romantico, nostalgico e conservatore: Shane MacGowan è stato a lungo la voce di un popolo che attorno alle canzoni e ai brani dei Pogues si è stretto.
Vizi e ispirazione, binomio che ha segnato la sua esistenza. Dall’abuso di alcool e droghe a concerti memorabili passando, chiaramente, per dischi che suoneranno sempre verdi per l’eternità. Nel 1991 fu anche allontanato dalla sua band a causa dei problemi legati all’alcolismo. La riunione da lì a qualche anno, fino a entrare nella leggenda. E ora in Paradiso, dove i prati sono verde smeraldo. Come nella sua Irlanda.