“Dune – Parte 2” conquista il box office: sarà il film dell’anno?
La seconda parte di “Dune“, l’adattamento del romanzo di Frank Herbert firmato Denis Villeneuve, è finalmente nelle nostre sale.
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Con circa 4 milioni di incasso in Italia e 182,5 milioni a livello globale nel primo weekend, “Dune – Parte 2” è il primo grande evento dell’anno cinematografico. Dopo un’attesa di due anni e mezzo dopo l’uscita della prima parte (ritardo prolungato dallo sciopero degli attori e sceneggiatori che ha colpito Hollywood nel 2023), la seconda parte di Dune sembra soddisfare le grandi aspettative di critica e pubblico.
Sempre firmato Denis Villeneuve, il film sfoggia un nuovo cast stellare: Austin Butler, Florence Pugh, Léa Seydoux, Souheila Yacoub e Christopher Walken, che si uniscono a Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Stellan Skarsgard e a Zendaya, molto più presente qui che nella prima parte.
Qualche mese prima dell’attesissima uscita nelle sale Denis Villeneuve aveva dichiarato ai microfoni di Vanity Fair che: “Questo dettaglio è importante: non è un sequel, è una seconda parte. C’è una differenza, volevo che il film iniziasse proprio dove avevamo lasciato i personaggi alla fine della prima parte. Non c’è un salto temporale. Volevo una continuità drammatica con la prima parte”.
“Dune – Parte 2” sembra però aver abbandonato il ritmo da crociata della prima parte per andare direttamente al cuore dell’azione. Denis Villeneuve non ha tempo da perdere: il film dura già quasi tre ore. Eppure, secondo la maggioranza delle reazioni, lo spettatore non ha modo di annoiarsi. Si ritrova infatti sommerso da informazioni e novità, una più importante dell’altra.
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Questo film è ambientato nell’anno 10191. Dopo lo sterminio dell’intero casato Atreides, Paul (Timothée Chalamet) e la madre Lady Jessica (Rebecca Ferguson) hanno trovato rifugio sul pianeta Arrakis, detto “Dune”. Qui, dopo le diffidenze iniziali da parte della popolazione locale nomade dei Fremen, Paul riesce a farsi accettare. Anzi, diventerà il leader della lotta contro i crudeli Harkonnen guidati da Rabban (Dave Bautista).
Nel frattempo, l’imperatore Pasishah (Christopher Walken) e il Barone Harkonnen (Stellan Skarsgård) decidono di tentare la conquista definitiva di Arrakis, ricca della preziosa “spezia”, sostanza psichedelica che può essere usata anche come carburante. Destituiscono Rabban dal comando militare e affidano il compito dello sterminio dei Fremen al più crudele e spietato Feyd Rautah (Austin Butler).
Designato come il Messia da alcuni seguaci di un’antica profezia, Paul Atreiides fatica ad accettare e concepire questo ruolo di salvatore. Diviso tra credenti e agnostici, accecato dal suo amore per Chani (Zendaya), turbato dalle sue visioni sempre più inquietanti e stordito dal suo cosiddetto dovere, il giovane si mette alla ricerca di se stesso.
“Dune – Parte 2” è l’occasione per immergersi ancor di più nella vita quotidiana dei Fremen e, come Paul, per scoprire i loro costumi. Ma non solo: Villeneuve non ha paura di affrontare una moltitudine di temi impegnativi. Si parla di ecologia e protezione delle risorse, ma anche di fanatismo, di derive religiose e di totalitarismo.
Ci sono molti antagonisti in questa nuova opera. Tuttavia, il film ci ricorda che i più pericolosi non sono necessariamente quelli che pensiamo.
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Ma cosa ne pensano gli spettatori?
Per la stragrande maggioranza dei primi spettatori – che hanno scritto e pubblicato una recensione -, le aspettative sono state ricompensate: “Dune – Parte 2” non è solo all’altezza delle speranze riposte nel secondo film di Denis Villeneuve, ma è addirittura superiore al primo capitolo.
Il pubblico sembra conquistato soprattutto dall’aspetto visivo, dagli effetti speciali, dalla colonna sonora di Hans Zimmer, dalla narrazione e dal cast di questa seconda parte che sembra a tutti gli effetti un colossal.
Per le stesse motivazioni, una fetta di pubblico si dice invece delusa dall’eccessiva lunghezza, del fatto che la trama sembra passare in secondo piano rispetto alla spettacolarità e di eccessive libertà prese rispetto al romanzo di Frank Herbert.
“Dune – Parte 2” è nei cinema italiani da soli 7 giorni: si tratta del (primo) grande “film dell’anno” del 2024 appena iniziato? Ai posteri l’ardua sentenza.