Dissacrante e politicamente scorretto, al Teatro dei Marsi Angelo Duro ne ha per tutti
O lo si ama o lo si odia. Il pubblico che sta riempiendo i teatri italiani per assistere allo show di Angelo Duro sa a cosa va incontro. Insolente, sarcastico, polemico, dissacrante, a tratti fastidioso, ma estremamente diretto e divertente. Si è presentato così Angelo Duro anche alla platea del Teatro dei Marsi di Avezzano, pieno in ogni suo posto, per lo spettacolo “Sono Cambiato” (prodotto dalla Da Solo Produzioni, società fondata dallo stesso artista).
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Angelo Duro, con una scritta a caratteri cubitali sul manifesto ci fa sapere d’essere cambiato, di non essere più quello di prima. E qui ci vengono mille dubbi. In che senso sarà cambiato? Non sarà più scontroso, irriverente e polemico come prima? Sarà diventato più buono? Lo vedremo finalmente sorridere?
I dubbi sono tanti anche perché da uno come lui non sai mai cosa aspettarti
E in effetti, il cambiamento c’è stato, ed è lui stesso a confermarlo sul palco marsicano. Mano sinistra in tasca, microfono a filo, Angelo Duro esordisce in silenzio, fissando il pubblico, visibilmente compiaciuto, e ritardando l’inizio dello show. “Inizio quando voglio“, commenta. L’ex Iena ha una buona parola per tutti e tutto. Gli insulti di Angelo Duro attraversano il mondo delle differenze di genere, della religione, dei difetti fisici, della disabilità fino a ricordare la sua chiamata a Sanremo dove “Quel cretino (Amadeus ndr) mi ha fatto uscire all’una di notte. Ho fatto Uno Mattina“, aggiunge Duro.
Una stand up comedy di quasi due ore che ben si incastra con la dimensione del teatro.
Mai un momento di noia, mai un momento di distrazione del pubblico – che per la prima volta non ha passato l’intera serata al cellulare, tra riprese e fotografie-. Angelo Duro, il comico che non ride mai, porta in scena una comicità che non è per tutti: non è per la prima serata in casa Rai – ne è la conferma la sua esperienza e le critiche dopo il monologo all’Ariston – o per le trasmissioni omologate, ben pensanti e politicamente corrette che la tv ci propina quotidianamente.
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Se nei primi due spettacoli, «Perchè mi stai guardando?» e «Da vivo», Angelo Duro raccontava e analizzava tutte le sue idiosincrasie dichiarando di avere un carattere di merda, adesso, con questo spettacolo che sta mietendo sold out in ogni dove, il comico palermitano racconta dei suoi cambiamenti, di come, ad esempio, da omofobo sia diventato “omofono” o di come empatizza e indossa i panni dei disabili, occupando il posto auto a loro riservato.
Geniali e controcorrenti, le gag di Angelo Duro mettono a dura prova le menti del pubblico con contenuti durissimi, tempi comici perfetti, silenzi impeccabili e d’effetto, per un unico risultato: comicità, risate e riflessione.
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Foto di Michele Ciaccia