Disney100: un vortice di emozioni entusiasma l’Arena di Verona
Non un semplice concerto ma una festa di colori, di palloncini e coriandoli, di note e immagini, di famiglie e coppie, di bambini e adulti.
L’Arena di Verona è stata culla e teatro di un evento che resterà nella storia: “Disney100 – The Concert“, il concetto multimediale che ha tributato il primo secolo di vita dell’arte creata da Walt Disney.
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Per alcuni un visionario, per altri un genio, per altri ancora un antesignano nel mondo del fumetto. Comunque la si voglia vedere, l’eredità da lui lasciata è troppo grande per essere racchiusa anche in semplici concetti con cui spiegarla. Come si possono esprimere le suggestioni del sognare a occhi aperti, senza risultare retorici o banali? O anche solo descrivere il pathos che le emozioni possono evocare? Il tentativo non sempre rende giustizia a ciò che gli occhi vedono ma le parole non riescono a esprimere.
Con Walt Disney siamo tutti in debito. Di momenti fantastici legati all’infanzia, di attimi che resteranno immortali al fianco dei nostri figli o genitori ma, soprattutto, di sogni. E anche se non possiamo realizzare tutto ciò che sogniamo, restare ancorati alle pagine più belle nostra vita, quelle cioè legate all’età dell’innocenza e della scoperta, è quanto di più ammirevole possiamo concederci, specialmente in tempi bui come quelli che stiamo vivendo in cui la velocità con cui scorre la vita non ci consente di focalizzarci appieno su ciò che ci fa stare bene. Sognare ci fa stare bene, benissimo, ed è una straordinaria medicina per purificare la nostra anima.
Boomer, vintage o nostalgici. Cosa siamo noi che, non nati negli ultimi quindici anni, ancora ci emozioniamo con i brani più significativi de Il Re Leone, La Bella e la Bestia, la Sirenetta o Fantasia? Oppure gonfiamo il petto quando ascoltiamo le note della Marcia Imperiale di Star Wars? E chi di voi, venti anni fa, era alla prima proiezione al cinema de “La Maledizione della Prima Luna“, primo capitolo del franchise de Pirati dei Caraibi con Johnny Depp, Orlando Bloom, Keira Knightley?
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Magari gli stessi che ora, invece, abbracciano i propri figli guardando assieme Encanto o li intonano all’unisono le note di “Let it go“, brano pluriacclamato tratto dalla colonna sonora di Frozen. Comunque la si voglia vedere, il fil rouge che unisce le generazioni che in questi cento anni di Disney si sono succedute è chiaro.
Lo spettacolo andato in scena all’Arena di Verona, ieri 14 maggio, ha visto sul palco la Hollywood Sound Orchestra di Odessa, Ucraina, ed è stato presentato da Antonella Clerici. Oltre alle singole composizioni e alcuni medley che hanno unito colonne sonore diverse, sul grande schermo posto alle spalle dei musicisti sono state proiettate alcune scene leggendarie estratte dai cartoni animati, dai film e dai live action prodotti in questi anni.
Fin dalla sua nascita nel 1923, The Walt Disney Company è stata per tutti sinonimo di fantasia, magia, sogni ed emozioni vissuti da innumerevoli eroi ed eroine, in mondi affascinanti e con colonne sonore che rimangono scolpite nella memoria di grandi e piccini.
Occhi lucidi negli adulti e bocche aperte di stupore tra i bambini sono state la migliore dimostrazione di un evento che, culminato con la travolgente “Hakuna Matata“, ha dimostrato una volta di più che l’età, spesso, è solo un numero e nulla più. Senza pensieri, dunque.
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