Disabile esclusa dal concerto del Coldplay: il caso finisce in Parlamento
Una ragazza disabile, pur avendo acquistato regolare biglietto di ingresso, rischia di rimanere esclusa dal concerto dei Coldplay in programma il prossimo 16 luglio allo stadio Olimpico di Roma.
La notizia arriva dal Codacons, a cui la madre della quattordicenne si è rivolta per ottenere aiuto in vista della data romana dei Coldplay. Circa un anno fa, racconta l’associazione nella sua diffida: “la donna acquistava sulla piattaforma Ticketmaster due biglietti per il concerto dei Coldplay con l’intenzione di prendervi parte con la figlia, fan del gruppo musicale, e le venivano assegnati due posti alla Tribuna Monte Mario. Nel corso dell’anno, tuttavia, le condizioni della bambina sono peggiorate e, ad oggi, la ragazza per spostarsi necessita della sedia a rotelle.”
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La Tribuna Monte Mario, però, “non consente l’ingresso agli utenti su sedia a rotelle, e per tale ragione la madre chiedeva lo spostamento dei posti in Tribuna Tevere, accessibile ai disabili“, spiega il Codacons. “Le veniva tuttavia riferito che, a causa del sold out della Tribuna Tevere, ed in particolare dei posti riservati ai disabili, tale modifica non era possibile. Ad oggi, pertanto, madre e figlia si trovano nell’impossibilità di partecipare al concerto, vicenda che ha portato il Codacons a presentare firmale diffida alla società Ticketmaster Italia srl“.
Nella diffida dell’associazione dei consumatori si legge: “Il diniego opposto all’assegnazione di posti, in sostituzione di quelli prenotati, che siano accessibili e consentano alla bambina di partecipare al concerto, appare del tutto illegittimo. Come noto, infatti, l’ordinamento interno rifiuta qualsiasi tipo di discriminazione basata sulla disabilità. In particolare, l’intera normativa nazionale in materia di disabilità risponde all’esigenza di tutelare la salute del disabile e di contrastare il quanto più possibile discriminazioni ed ostacoli alla sua mobilità e allo sviluppo della sua personalità. Tanto premesso, appare incontrovertibile il diritto dell’utente a partecipare al concerto dei Coldplay, con relativo obbligo per la vostra società di assegnare a lei e a sua madre, in sostituzione di quelli indicati sui biglietti, altri posti idonei (e ciò ancor di più ove si pensi che la disabilità motoria è subentrata da pochi mesi, e dunque successivamente all’acquisto dei biglietti, non essendo prevedibile all’epoca della prenotazione), prevedendo altresì per la madre un posto vicino per consentire l’accompagnamento”.
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È stata resa nota la risposta di Live Nation Italia che dichiara:
“Apprendiamo solo oggi dalla nota del Codacons, diffusa a mezzo stampa, della vicenda che riguarda la bambina al concerto dei Coldplay. Come noto, i posti riservati alle persone diversamente abili sono ubicati in aree apposite, con capienze definite che non lasciano margini di discrezionalità a discapito della sicurezza. Detto ciò, se la famiglia vorrà contattarci, siamo a disposizione per valutare qualsiasi soluzione possibile e praticabile, come è accaduto in tante altre occasioni”.
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Il caso è arrivato ai vertici del governo. Così scrive un indignato Giuseppe Conte sui suoi canali social:
“Impedire l’accesso ad un concerto a una bambina che ha regolarmente acquistato il biglietto è inaccettabile. Farlo perché la piccola fan si muove su una sedia a rotelle e i posti riservati alle persone con disabilità sono terminati è semplicemente vergognoso.
È uno squallido esempio di discriminazione. Dobbiamo lavorare, e batterci se necessario, per un Paese che garantisca uguali diritti e piena inclusione a tutti. Per un Paese che non si ingegni a tappare le falle solo quando i riflettori della cronaca si accendono su notizie del genere, creando un giusto moto di indignazione.”
(Fonte foto: Coldplay)