Denis Piel a Milano: “Sono sempre alla ricerca di una nuova estetica”
Fino al 4 marzo Milano ospiterà l’arte del fotografo e regista internazionale Denis Piel. All’interno della Galleria Gracis sarà esposta “Down to Earth”, la mostra di opere che si ispirano all’agricoltura biologica sostenibile e rigenerativa praticata ne Les Jardins du Château de Padiès, che ritraggono il mondo naturale, rivisitando la mitologia classica e creando echi con la storia dell’arte occidentale di fine Ottocento e inizio Novecento.
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La nostra intervista a Denis Piel
Perché pur lavorando per Condé Nast non ha continuato a fare moda cercando di unire quest’ultima al cinema?
E’ molto tempo ormai che non lavoro nel campo della moda. Al tempo ero molto interessato a fare quel preciso lavoro e creare più storie cinematografiche incorporando pezzi di video che pensavo fossero il futuro. Ma ero un po’ in anticipo sui tempi
Preferisce il bianco e il nero o i colori e perché?
Nessuno, dipende dalla storia che voglio raccontare e quanto voglio renderla astratta. Il bianco e nero spesso bloccano il tempo in un modo che il colore non fa, ma, ripeto, dipende molto da come è usato. Li amo entrambi.
Nel mondo della moda si è ossessionati dal concetto di gioventù e bellezza. Lei cosa ne pensa?
Rende le persone frustrate…
Quanto conta l’estetica nelle sue foto?
Nelle mie foto l’estetica è molto importante, ma è molto importante per me provare e rompere la mia classica estetica e approcciarmi a lavoro da nuovo punto di vista. Un tentativo per scoprire una nuova estetica e rompere le forme.
Cosa serve per ottenere un buon racconto fotografico?
La parola d’ordine è “Storia”. Che si tratti della bellezza di una rosa o di uno scenario di relazioni, “hai raggiunto un’emozione che tocca lo spettatore?” È il mio criterio ultimo per stabilire se ho realizzato una buona storia.
English version
Why, despite working for Condé Nast, have you not continued to do fashion, trying to combine it with cinema?
I moved away from Fashion a long time ago now. At the time I was mostly interested in doing exactly that and making more cinematic stories and incorporating video pieces that I thought was the future. But the timing was a little ahead of the time.
Do you prefer black and white or colours and why?
Neither it depends on the story I want to tell and how much I want to abstract the story. Black and white often freezes time in a way color does not but again it really depends on how it is used. I love them both.
The fashion world is obsessed with the concept of youth and beauty. What do you think about this?
It makes for many frustrated people…
How important is aesthetics in your photos?
Very much but it is important for me to try and break my classic aesthetics and approach the work from a new angle. An endeavor to discover a new aesthetics and break the mold.
What is needed to achieve a good photographic story?
The operative word is “Story”. Whether it is the beauty of a rose or a scenario around relationships, “have you achieved an emotion that touches the viewer?” Is my ultimate criteria of whether I have achieved a good story.
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Foto Cléo Souchet-Charrondiere, 2020