David di Donatello 2023, “Le otto montagne” è il miglior film
“Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeers si aggiudica il David di Donatello 2023 come miglior film.
Alessandro Borghi e Luca Marinelli hanno incarnato perfettamente i personaggi del romanzo di Paolo Cognetti su cui è basato il film. Le differenze tra la vita di città, caotica e talvolta nervosa e assente, con quella della montagna, più silenziosa, tranquilla ma al tempo stesso più isolata e isolante.
Leggi anche ““Le 8 montagne”, l’amicizia come una cordata”
Un film che non è stato progettato per esaltare la vita bucolica della montagna e denigrare quella cittadina. Al contrario ha sottolineato pregi e difetti delle due realtà. Soprattutto sulla crescita e sviluppo dei due protagonisti.
“Le otto montagne” è stato un’inno all’amicizia, vista come una cordata. Dove un amico è legato all’altro da una corda, neanche troppo invisibile, che è difficile da tagliare. Che anche quando si pensa che stia per cedere rimane ancorata. Anche solo nel ricordo e nell’amore verso qualcuno che li ha legati. Come il padre di Pietro, interpretato da Filippo Timi, personaggio fondamentale nel racconto.
Il film di amicizia a grandi altezze conquista anche miglior fotografia, sceneggiatura non originale e suono. Ma non finisce qui, a conquistare quattro statuette altri due film: il super favorito della vigilia “Esterno notte” di Marco Bellocchio che si porta a casa regia, attore protagonista (Fabrizio Gifuni), montaggio e trucco e “La stranezza” di Roberto Andò che vince nelle categorie: scenografia, costumi, sceneggiatura originale e produzione. Ecco, in estrema sintesi, i principali vincitori di questa edizione premiati negli Studi Lumina di Roma in diretta tv su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti affiancato da Matilde Gioli. Delusione invece per Il signore delle formiche di Gianni Amelio (classe 1945 e tre David vinti) che nonostante le undici candidature non ottiene nulla. Bene invece “La siccità” di Paolo Virzì, che ottiene il David alla miglior attrice non protagonista, Emanuela Fanelli, e agli effetti visivi e bene per “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido che porta a casa la miglior acconciatura a Desiree Corridoni e il Davide giovani.
Per “Il grande giorno” di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo invece il David dello spettatore, mentre il David esordio alla regia va al coraggioso film “Settembre” di Giulia Louise Steigerwalt che vince anche il David miglior attrice protagonista andato a Barbara Ronchi.
Tra i momenti più belli di questa edizione il David Speciale a Isabella Rossellini che alla domanda sul segreto della bellezza replica con il suo bel sorriso: “Il fotografo Richard Avedon mi disse un giorno che essere modella è un po’ come essere un’attrice del cinema muto e non che non c’è bellezza senza emozioni”.
Tra i ricordi di questa edizione quello dedicato ad Anna Magnani, prima con una canzone di Noemi e poi con con l’attrice che dice in un’intervista: “Certo gli attori sono egoisti, egocentrici ed esibizionisti, ma guai se non ci fossero”. E ancora tra i ricordi quello dedicato a Gina Lollobrigida con filmati tratti dai suoi film con in testa lo straordinario “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini. Tra gli altri premi quello alla miglior canzone andato a Proiettili cantata da Elodie nel film “Ti mangio il cuore”, mentre il miglior documentario è “Il cerchio di Sophie Chiarello”. Infine, miglior film internazionale “The Fabelsman” di Steven Spielberg.
DAVID DI DONATELLO: TUTTI I VINCITORI DELLA 68/A EDIZIONE