David Bowie. London Boy: la nascita di David Robert Jones e il mito che verrà
Bowie prima di essere Bowie: da “absolute beginner” a pietra miliare del rock. Un percorso musicale, e non solo, che la giornalista Rai Rita Rocca fa rivivere in “David Bowie. London Boy”, in onda stasera, sabato 19 novembre, alle 21.15 su Rai 5 per “In Scena”. IL doc “segue” Bowie in un arco temporale che va dal 1947 al 1973, dalla nascita di David Robert Jones (il suo vero cognome) alla scelta del nome con cui è entrato nella storia e alla consacrazione come rockstar internazionale.
A raccontarlo ci sono testimoni d’eccezione, tra i quali la diva del blues Dana Gillespie, il danzatore e coreografo Lindsay Kemp, il leggendario tastierista degli Yes, Rick Wakeman, ma non mancano altri compagni di viaggio come Phil Lancaster, batterista dei Lower Third, il gruppo di cui Bowie fece parte a metà degli anni ’60.
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La ricerca dell’identità artistica, le influenze, gli incontri, i flop e la difficile ascesa al successo: il documentario raccoglie anche materiali iconografici inediti e fa luce su un periodo della vita del musicista finora poco conosciuto, mettendo in luce le tappe umane e artistiche che hanno portato il giovane David Jones alla trasformazione in David Bowie.
E sfilano, inoltre, i luoghi della sua giovinezza e le epopee musicali che la accompagnarono: da Elvis ai Beatles, dai Rolling Stones ai Velvet Underground, dal beat al glam rock, mentre la ricchissima colonna sonora, offre una panoramica dell’evoluzione musicale di Bowie, raccogliendo incisioni giovanili, demo e brani poco noti al grande pubblico. Oltre al materiale fotografico inedito proveniente da archivi privati e dalle collezioni di fotografi come Philippe Auliac e Vernon Dewhurst, “David Bowie. London Boy” è arricchito dalle illustrazioni di tre giovani artiste: la francese Hyrtis, la britannica Sara Captain e l’italiana Alice Rovai.