Dall’Argentina per sognare in Italia: il viaggio musicale di Diego Moreno non finisce mai
Cantante e compositore argentino, Diego Moreno, ormai napoletano d’adozione, ha rilasciato da pochi giorni “Sogno (Sofia sul divano)”, terzo brano tratto dal nuovo album di inediti in uscita in autunno.
Il singolo scritto dallo stesso Moreno insieme alla cantautrice Gaia Eleonora Cipollaro, è una canzone estiva dal ritmo coinvolgente con un sound reggae che ricorda gli UB40, arricchito dal suono di strumenti come il charango e l’ukulele. Il brano invita gli ascoltatori, bisognosi di tornare a vivere dopo il periodo di estrema emergenza sanitaria trascorso, a non smettere mai di credere nei propri sogni.
Diego, piacere di averti con noi su The Walk of Fame! Come stai? Come hai trascorso i mesi passati?
Hola! Sto bene, grazie! – Per quello che si può “stare bene” di questi tempi! – Ho lavorato al nuovo album e sono davvero molto soddisfatto di ciò che è stato fatto, anche insieme a tutti coloro che hanno collaborato. Basterebbe nominare Roy Tarrant (produttore), Salvio Vassallo (produttore artistico), Gaia Eleonora Cipollaro (coautrice), Davide Aronica (regista video) e poi una lunga lista di formidabili musicisti. Mi sento e credo di essere molto fortunato. Questi mesi di lockdown li ho passati a casa con mia moglie Maddalena, provando ad affrontare il tutto con una quota di “filosofia” e aiutandomi con la musica. Non è stato facile, come per la gran maggioranza di noi artisti. Noi “viviamo di assembramenti!”.
“Sogno (Sofia sul divano)” è il tuo ultimo singolo. Come nasce e qual è il messaggio che vuoi trasmettere a chi ascolta?
La canzone è nata qualche anno fa. L’ho scritta in primis in spagnolo, la mia lingua madre. Nel 2019 con il mio produttore abbiamo pensato di realizzare un album completamente in italiano e da lì è iniziata anche la mia collaborazione con Gaia. In questo brano mi concedo il lusso di sognare. Credo che il viaggio per raggiungere i nostri sogni sia intenso… “sogno baciare la luna, corteggiare la fortuna … che poi se ne va!”, sogno addirittura Sofia Loren sul divano! (ride ndr). Oggi è difficile sognare, fa paura immaginare, tuttavia non vi è cosa più bella che sognare, valicare le montagne dell’impossibile con la fantasia, la speranza e la fiducia in se stessi. Ma la canzone è soprattutto un invito a vivere e a realizzare i propri sogni, o quantomeno a provarci!
Sei un musicista argentino ma napoletano d’adozione. Cosa è per te Napoli?
Si sono e sarò sempre un musicista Argentino! Napoli però è per me tante cose. Intanto è il luogo, per la precisione Pozzuoli, dove ho vissuto per quasi 20 anni. Mi sento un flegreo d’adozione! Napoli è poliedrica, è tanta “bellezza”. Qualche anno fa ho inventato il “TangoScugnizzo”, unico mix tra la musica di Buenos Aires e la melodia partenopea che si è aggiudicato nel 2014 il Premio Masaniello e nel 2020 il Premio Nicolardi. Mi sento, lo dico con amore, “un portatore sano di “napoletanità”. Uno dei primi partenopei che mi ha colpito al cuore è stato Eduardo De Crescenzo, un grande interprete! Poi che dire di Pino Daniele, mi querido amigo Enzo Decaro che mi ha ribattezzato “Tanghizzo” (un po’ tanguero un po’ scugnizzo) per il progetto “Poeta Massimo” (poesie di Massimo Troisi musicate da Decaro), mio hermano Antonio Onorato.
Qual è l’artista italiano cui sei particolarmente legato?
Sicuramente Eduardo De Crescenzo, Pino Daniele, ma ho ascoltato molto Raf, Baglioni, Samuele Bersani, Fabio Concato, con il quale ho potuto duettare nel mio progetto dedicato a Fred Bongusto e qui farei una giusta pausa per raccontarti in poche parole i miei quasi 20 anni di collaborazione con Fred. Da lui ho imparato quanto è vero ciò che diceva Vinicius: “La Vita è l’Arte dell’incontro”. Sono felice e sono stato fortunato ad aver incontrato Fred. Ci siamo incontrati 21 anni fa tra i corridoi della Rai di Roma a Via Teulada per un programma televisivo. Durante una pausa, quando scoprì che ero argentino, mi disse: “Mucho Gusto Fred Bongusto!”. Non mi manca la sua musica, perché la sua musica vivrà per sempre, mi manca tanto Alfredo, l’uomo. Un amico speciale e un confidente. A lui ho dedicato un album duettando, tra gli altri, con Peppino Di Capri, Fabio Concato, Maria Nazionale. S’intitola “Che Bella Idea! Canzoni di BuOngustO”. Sono sincero: ne vado fiero!
Come giungi in Italia dall’Argentina e come mai decidi di trasferirti nel nostro paese?
Sono arrivato qui quasi per gioco, per salutare una coppia di amici argentini che si era trasferita in Italia. A Mar del Plata, Buenos Aires – Argentina, ero uno studente di architettura. Ho lasciato tutto e tutti per sognare con la mia musica e sai? Ci sono riuscito praticamente da subito! Il mio primo ingaggio da musicista fu nella meravigliosa terra sicula a Taormina, dove ho trascorso i primi 6 mesi di vita italiana. Indelebili ricordi!
Diego, lascio a te le ultime parole di questa intervista per promuovere la tua musica, i tuoi messaggi e i tuoi progetti…
Sono felice di aver avuto questo spazio e vi ringrazio. Sono altrettanto contento di poter dire che i “sogni” si possono, anzi si devono seguire. Io il mio sogno l’ho realizzato: ho festeggiato 30 anni di carriera musicale. Auguro a tutti coloro che amano la musica e sognano di esprimersi ed esibirsi di poter realizzare questo loro desiderio.
ph. Gino Tramontano