Cry Macho arriva al cinema: Clint Eastwood è intramontabile, anche a 91 anni
Esce oggi, in tutti i cinema italiani, “Cry Macho“, trentanovesimo film di Clint Eastwood presentato ufficialmente al Torino Film Festival. L’attore e regista californiano, classe 1930, è ancora una volta protagonista assoluto di uno dei suoi film (per la ventiquattresima volta in carriera) e, ancora una volta, è pronto a lasciare traccia con un lavoro dall’inconfondibile impronta stilistica.
Il film è liberamente ispirato al romanzo “Cry Macho – ritorno a casa” scritto da N.Richard Nash nel 1975, cosceneggiatore della pellicola assieme a Nick Schenk che con Eastwood ha già lavorato su “Gran Torino” (2008) e “Il Corriere – The Mule” (2018).
É la storia di Michael “Mike” Milo, un anziano cowboy allevatore di cavalli ed ex star di rodeo, viene incaricato dal suo capo, e amico di lunga data, di riportare in Texas dal Messico il figlio allontanandolo dalla madre alcolizzata. Durante il loro viaggio, l’uomo trova la redenzione insegnando al ragazzo a fidarsi del prossimo e ad essere un’onesta e brava persona.
Il trailer svela in parte il tenore e le atmosfere del film, in bilico tra la road story cinematografica, tipicamente a stelle e strisce, e la narrazione letteraria più classica. Su tutte, resta impressa una frase, uno spaccato di vita che sembra che lo stesso Eastwood voglia lasciare come personale epitaffio: “Il machismo è sopravvalutato quando si è giovani. Lo capisci solo troppo tardi quando sei vecchio e tutte quelle cose che riuscivi a fare prima diventano impossibili”.
Il nativo di San Francisco, si vede, è affaticato dal peso dei suoi 91 anni – e chi non lo sarebbe – ma conserva intatto quel ghigno beffardo che l’ha contraddistinto per tutta la vita. Sullo schermo recita con la stessa eleganza e classe di sempre, e anche se Cry Macho è fresco d’uscita, c’è da scommettere che verrà ricordato come una tra le sue opere più profonde e intimiste.
Cast: Clint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola, Horacio García Rojas, Brytnee Ratledge
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