Con la morte di Chick Corea il jazz è un po’ più orfano. Le reazioni di colleghi e amici
Armando Anthony Corea, per tutti Chick, è stato un gigante. Non solo del jazz ma della musica più in generale. Nato a Chelsea nel Massachusetts, ma calabrese di origini, è stato un innovatore, un maestro col sorriso perennemente stampato sulle labbra, magnetico nell’esecuzione dei suoi brani, indiscutibilmente tra le figure principali nella diffusione del jazz nella seconda metà del Novecento. Un “uomo in missione”, come lui stesso si è sempre definito. Durante la sua carriera ha pubblicato più di 80 album, collaborando con tutti i mostri sacri del genere. Leggendario – non potremmo definirlo altrimenti – l’incontro con Miles Davis alla fine degli anni ’60. Dodici gli album realizzati assieme, fra cui alcuni live storici come quelli al Filmore West (1970) e Filmore East (1970). Il primo, del 1968, “Filles de Kilimanjaro”. L’ultimo, Big Fun”, del 1972.
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All’inizio dei Settanta fondò i Return To Forever, band dotata di un mix esplosivo di talento e classe innata nei suoi componenti (Stanley Clarke, Flora Purim, Airto Moreira, giusto per citarne alcuni) con i quali innovò il jazz portando elementi fusion in grado di contraddistinguere le sonorità presenti nei dischi e dando quel bagaglio di elettricità e dinamismo in più in sede live. Proprio il palco, infatti, era l’ambiente ideale per Corea, da sempre a suo agio di fronte al pubblico. Numerosi, nel corso della sua lunga carriera, gli album registrati dal vivo. Con i R.T.F. nel 1975, grazie all’album “No Mistery“, vinse il Grammy Award nella categoria Best Jazz Instrumental Album Group.
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Gary Burton, Herbie Hancok, Keith Jarrett, McCoy Tyner, Joe Henderson, Lenny White, Freddie Hubbard, John Mayer Trio, i nostri Pino Daniele e Stefano Bollani sono solo parte dei numerosi artisti con cui ha collaborato negli anni Ottanta. Nel 1986 fondò la Elektric Band. Al suo fianco, una line up stellare: John Patitucci al basso, Dave Weckl alla batteria, Frank Gambale alla chitarra, Eric Marienthal al sassofono. Altri artisti presero parte al progetto, come Gary Novak, Jimmy Earl, Mike Miller, Carlos Rios, Victor Wooten. Prima dello scioglimento, la band incise sei album tra il 1986 e il 1993. Poi il ritorno sulle scene nel 2004 con il disco “To the stars”.
Chick Corea è stato nominato ben 67 volte ai Grammy Awards, vincendone 23. “Spero che chi sente il bisogno di suonare, scrivere, esibirsi in uno spettacolo possa farlo. Se non per se stessi, allora per noi. Non solo perché il mondo ha bisogno di più artisti, ma perché è più divertente”, le sue ultime parole.
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Yusuf/Cat Stevens: “Dio benedica Chick Corea, uno dei musicisti più innovativi e influenti con cui abbia mai avuto il privilegio di lavorare. La sua arte musicale e il suo genio erano un’educazione, non solo una performance. Ora è veramente tornato all’infinito, dove la sua anima e la sua musica si sono appoggiate. Che la pace sia il suo ultimo traguardo”.
Al Di Meola: “Il grande Chick Corea ha lasciato questa vita, ma la musica incredibile che ci ha regalato e i ricordi significativi continueranno nella mia mente per sempre. Unirmi a Return to Forever è stato per me un sogno che si avvera. Chick era il mio musicista preferito e RTF era la mia band preferita quando avevo 19 anni. È stato un viaggio musicale innovativo senza sosta. Eravamo in prima linea per un nuovo idioma chiamato Jazz-Rock Fusion. Un periodo estremamente entusiasmante, la metà degli anni ’70! Grazie, caro Chick, per l’eredità che hai dato al mondo e per aver creduto in me e avermi dato la possibilità di sounare con te, mio eroe! Riposa in pace”.
Auditorium Parco della Musica di Roma: ” Il mondo della musica riempie il web di affetto per Chick Corea scomparso martedì scorso. Ispiratore, innovatore, ha fatto risuonare le sue note nelle nostre sale insieme a tanti compagni di viaggio creando un’atmosfera unica di condivisione come solo i veri maestri sanno fare”.
Giovanni Guidi: “Grazie per tutto ciò che hai dato alla musica, alla musica jazz, al pianoforte e all’arte e alla bellezza”
Umbria Jazz: “Addio a Chick Corea, uno dei più geniali e influenti pianisti degli ultimi decenni e grande amico di Umbria Jazz che lo ha più volte ospitato. Addio Chick”
Pescara Jazz: “Siamo sconvolti dalla notizia che Chick Corea, un grande amico del Pescara Jazz Festival, non è più con noi. E’ stata una grande fonte di ispirazione per molti musicisti e artisti nel mondo, con la sua musica straordinaria e con la sua curiosità che lo ha portato ad esplorare con grande profondità diversi linguaggi musicali. Mancherà a tutti la sua musica e la sua grande umanità. Le più sentite condoglianze alla sua famiglia”.
Tommy Igoe: “Non riesco ad esprimere la tristezza e il senso di perdita che sto vivendo in questo momento con l’improvvisa scomparsa del mio eroe musicale numero uno, Chick Corea. Ho scoperto il Maestro Corea quando avevo circa sette anni nello stesso periodo in cui scoprivo Steve Gadd. La sua musica per tutta la sua leggendaria carriera mi ha sempre entusiasmato in un modo che nessun altro compositore ha fatto”.
Dave Weckl: “È difficile trovare parole per esprimere i miei sentimenti. E’ così surreale. Mi ha sempre detto che la sua felicità più grande è stata quando ha potuto assistere a chiunque fosse in grado di creare la propria musica. Posso dire con gioia di aver sperimentato con lui. L’ha voluto perfino per il suo pubblico, volendo sempre coinvolgerlo. Chick vorrebbe che noi continuassimo a creare, diffondendo la gioia e l’amore nel fare musica, a tutti coloro che ascolteranno. Ho intenzione di farlo il più possibile ma dannazione, questa è dura!! RIP Maestro!! Grazie di tutto!”
Marcus Miller: “Abbiamo perso Chick. Chick Corea ha rappresentato per me il più alto livello di creatività musicale, onestà, curiosità e follia artistica. Ci ha regalato oltre 50 anni di capolavori musicali. Suonare con lui è stata un’esperienza profondissima. Per quanto sia leggendario è sempre stato come quando salivi sul palco con Chick, lui ti diceva: ′′ Ok, dove andiamo??”. Era entusiasta di condividere ed esplorare. Non vedeva l’ora di scoprire qualcosa di nuovo sul palco, proprio davanti a un pubblico. Come Wayne, come Herbie, come Miles. Con la sua fusione anni ‘ 1970 tra jazz, rock, latino, classico e qualsiasi altro stile solleticasse la sua fantasia, Chick ha trasformato un’intera generazione di giovani ascoltatori sul jazz. Ci ha preso per mano e ci ha detto: ′′ Ecco, vieni da questa porta, non te ne pentirai “. E ha cambiato la nostra vita. E’ un duro colpo per la comunità musicale. Ci mandiamo tutti un messaggio, cercando di trovare le parole per catturare ciò che sentiamo. Non so se abbiamo mai considerato un mondo senza Chick Corea. Fortunatamente ci ha lasciato così bella musica, il mondo non sarà mai davvero senza di lui. Vado a mettere su ′′ Romantic Warrior “, poi ′′My Spanish Heart “, poi ′′ Now He Sings, Now He Sobs “, poi…”
Quincy Jones: “Ho il cuore spezzato. RIP al mio caro fratello Chick Corea. Uno dei più grandi pianisti jazz & esseri umani che abbia mai camminato sul pianeta. E come il vero be-bopper che eri nel cuore, non c’era assolutamente niente che non potevi fare musicalmente. Già mi manchi tantissimo fratello mio. Eternamente grato che i nostri viaggi si siano allineati professionalmente e personalmente .La jam session del paradiso sta diventando un po’ più difficile stasera…”
Vinnie Colaiuta: “Il mondo della musica e tutta l’umanità hanno subito una perdita monumentale con la dipartita del grande Chick Corea. R.I.P. Maestro. La musica nel “regno successivo” ha appena avuto una grande espansione. Grazie Chick. Per tutto. La notizia è stata come un terremoto. Come un quadro con una luce vitale essenziale appena spenta. E lì c’è un’enorme oscurità. Ma una cosa che mi porterà in quell’oscurità è ricordare il suo umorismo, e come scherzava sempre. Sempre. Sempre. Metteva le persone a proprio agio. Così vorrei ricordarlo, insieme ai momenti musicali più sorprendenti, e al suo repertorio e alla sua eredità che hanno cambiato musica, e continueranno sempre a vivere. Grazie Armando, Signore. Maestro. E a Chick, il burlone virtuoso. Non ho le parole per esprimere adeguatamente la perdita che provo personalmente”.
Jordan Rudess: “RIP Chick Corea, leggendario pianista, maestro di tecnica e compositore le cui melodie hanno raggiunto il basso e afferrato le nostre anime. Ci mancherai ma la tua eredità continua a vivere negli innumerevoli musicisti influenzati dalla tua magia”.
Billy Sheehan: “Chick è stato un vero genio musicale e un uomo meraviglioso. Le mie condoglianze alla sua famiglia. È stato un onore conoscerlo”