Concerti al Circo Massimo, la polemica continua
Il concerto di Travis Scott a Roma continua a far discutere. Le polemiche, seguite alle troppe vibrazioni e alla tragedia sfiorata tra il pubblico per lo spray al peperoncino spruzzato, non si placano.
Nei giorni subito dopo l’evento a tenere banco furono le diverse opinioni della direttrice del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, che ha chiesto lo stop ai concerti al Circo Massimo, e quella di Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi della giunta capitolina, difensore degli spettacoli nella location storica.
Accuse di mala organizzazione e incoerenza a suon di comunicati e interviste.
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Ora a portare nuovamente la questione sotto la luce dei riflettori è l’assessore alla Cultura, Politiche giovani e Famiglia, Pari opportunità della Regione Lazio, Simona Baldassarre. I decibel dell’impianto del rapper romano fecero scattare la paura del terremoto a Roma e per questo la leghista sottolinea come “da romana d’adozione, sono sinceramente preoccupata che si stia ignorando il monito della Soprintendenza circa l’inopportunità di tenere concerti o grandi eventi impattanti su di un’area fragilissima come il Circo Massimo. E sono altresì indignata che per il Comune di Roma, che è il soggetto responsabile, il tema sia quello del canone da far pagare agli artisti, tanto tutto si traduce in un utile o in marketing”.
Settimana prossima Roma sarà nuovamente soggetta a un grande evento, come il concerto di Max Pezzali, che al Circo Massimo si appresta ad ospitare oltre 50mila persone per festeggiare i 30 anni di carriera insieme ad ospiti come Lazza e Colapesce, ma soprattutto Albertino con Fargetta, Molella e Prezioso, insomma Il Deejay Time che aprirà Circo Max.
E l’occasione per un attacco politico è molto ghiotta.
“Il valore culturale di un sito fondativo della civiltà romana, e dunque del nostro essere italiani, non è monetizzabile, ed incommensurabilmente maggiore del valore economico. Non proteggiamo la cultura per averne un ritorno, ma perché la nostra identità è sacra, è l’anima della Nazione- ha continuato la Baldassarre– E sentire la sinistra al Comune fare ragionamenti ragionieristici è avvilente, la misura di come siano subalterni al mercato. Altra cosa è rispondere alle aspettative degli operatori economici e valorizzare il turismo. Ma questo va fatto salvaguardando il patrimonio, non esponendolo a rischi, che coinvolgerebbero anche gli spettatori. La cultura è un valore. Non trasformiamola in un… circo!”.
L’estate romana volge verso la conclusione per quanto riguarda gli eventi. Ma il dibattito, in vista della preparazione della prossima stagione, rimane ancora acceso e pronto a esplodere.