Cinque minuti da soli con Van Gogh: il nuovo format espositivo di Palazzo Ducale a Genova
Dal 12 maggio al 10 settembre 2023 Palazzo Ducale a Genova ospita, nella suggestiva Cappella del Doge, Paesaggio con covoni e luna nascente, capolavoro di Vincent Van Gogh del 1889. Un’occasione unica per ammirare un’opera d’arte in maniera raccolta ed intima, in completa solitudine oppure con i propri familiari.
Indossare gli occhi dell’artista
Dopo il grande successo di “Cinque minuti con Monet” a Palazzo Ducale di Genova torna il format che consente di stare a tu per tu con i grandi capolavori della storia dell’arte. L’idea originaria nata nel 2020 durante la pandemia da Covid 19, viene oggi riproposta con un intento nuovo.
Ammirare un quadro da soli non è più una mera misura di protezione, ma un modo per vivere un’esperienza estetica e sensoriale a 360 gradi. Avere cinque minuti a disposizione per contemplare da vicino un dipinto, senza persone intorno, avvolti da musiche o letture pertinenti consente al visitatore non solo di apprezzare il risultato finale, ma anche di cogliere le emozioni che hanno condotto alla genesi. Si compie una sorta di magia: indossare lo sguardo dell’artista. E se tre anni fa era stato Monet a “prestare i suoi occhi” per ammirare le celebri Ninfee, stavolta è Van Gogh a condurci nei campi di grano di Saint-Rémy-de-Provence.
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Cinque minuti a tu per tu con Vincent
“Cinque minuti con Van Gogh” offre ai singoli appassionati la possibilità di dialogare con l’arte del pittore olandese come in una sorta di colloquio privato.
Non a caso, quest’anno ricorrono i 170 anni dalla nascita dell’artista e anche la scelta dell’opera è ponderata. Paesaggio con covoni di grano e luna nascente è già stato esposto nella mostra su Van Gogh di Palazzo Bonaparte a Roma (uno strepitoso successo sancito da quasi 600mila visite) ma nella Cappella del Doge di Palazzo Ducale assume un’aura quasi mistica.
Circonfuso da una luce calda che spezza la penombra del solenne luogo di culto, il dipinto diventa un vero prolungamento dello sguardo di Van Gogh, l’esatta porzione di paesaggio che riusciva a vedere dalla finestra con le sbarre del manicomio di Saint-Paul-de-Mausole. Osservare da vicino le pennellate vigorose della tela, poter ascoltare in sottofondo la lettura di una lettera al fratello Theo, aiuta a percepire lo stato d’animo dell’artista per un’esperienza immersiva ed emotivamente intensa.
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Paesaggio con covoni e luna nascente
L’8 maggio del 1889 Vincent Van Gogh entra volontariamente nel manicomio di Saint-Paul-de-Mausole, sufficientemente lucido e consapevole di dover arginare la sua sofferenza psichica. Il fratello Theo intercede a suo favore per fargli avere una camera dove dipingere, al primo piano dell’istituto.
Per quasi un anno, Van Gogh si affaccia ogni giorno all’unica finestra di quella stanza per ritrarre il panorama nelle varie ore del giorno e a ogni cambio di stagione. Proprio come Monet aveva trattato le ninfee e le cattedrali, così Vincent registra il mutamento della luce e dei colori di uno stesso punto di vista nel corso dei giorni e dei mesi. Nonostante il disagio psicofisico, riesce a portare avanti un progetto complesso e razionale: programma le sue sessioni di lavoro, studia gli effetti cromatici e compone la tela attraverso pennellate energiche.
Esistono almeno dieci versioni di Paesaggio con covoni e luna nascente. Si potrebbe pensare a un atteggiamento ossessivo compulsivo, ma tali studi pittorici aprono oggettivamente la strada a una nuova corrente artistica: l’Espressionismo.
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Il parere degli organizzatori
A cura di Costantino D’Orazio, l’evento “Cinque minuti con van Gogh” è organizzato dalla società Arthemisia, in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova e Regione Liguria.
Il presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Beppe Costa, spiega con queste parole lo speciale format: «Sono cinque minuti di pura adrenalina. Uno che si siede ad ammirare questo dipinto, da solo o insieme alla famiglia, prova un’emozione che è difficile da descrivere. E questo è ciò che vogliamo si portino a casa i visitatori, l’emozione di stare a tu per tu davanti a un capolavoro del genere».
Anche la direttrice di Palazzo Ducale, Serena Bertolucci, rilascia dichiarazioni entusiaste e annuncia una novità che verrà inserita nei prossimi giorni per rendere ancora più suggestiva la fruizione dell’opera di Van Gogh.
«Ci sembrava il momento giusto per questo e lo facciamo con l’auspicio di offrire qualcosa in più. È un format innovativo che speriamo sarà sempre più apprezzato. Questo quadro è stato scelto perché inquadra un preciso momento della vita del pittore: van Gogh in manicomio dipinge ciò che vede da dietro alle sbarre. Nelle prossime settimane metteremo a disposizione mascherine che riproducono le sbarre per un particolare in più che si aggiunga allo stato d’animo dell’artista».
Il dipinto rimarrà esposto nella Cappella del Doge a Palazzo Ducale fino al prossimo 10 settembre e sarà visitabile su prenotazione. Per informazioni sull’acquisto dei biglietti è possibile collegarsi ai seguenti siti web: www.midaticket.it, www.palazzoducale.genova.it e www.arthemisia.it .
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