Cincilla racconta “Sakè”: la mia musica lontana da cliché e pregiudizi, guardo sempre avanti
“Sakè rappresenta per me tante cose – racconta Cincilla a proposito del suo nuovo singolo – l’ho scritta in un momento in cui facevo fatica a capire fino in fondo quello che mi circondava e ne ero infastidito. Ho iniziato a comprendere il mondo rinunciando a molte risposte e a vedere le cose dalla prospettiva che mi andava di più, allegra o triste che fosse. Il testo di Sakè riassume tutto questo”
Ciao, Pietro, benvenuto su The Walk Of Fame. Come stai? Ti va di presentarti ai nostri lettori?
Ciao! Certo, mi chiamo Cincilla e sono un cantautore di Venezia, anche si vivo a Bologna da qualche anno. Ho appena pubblicato il mio primo singolo che si intitola “Sakè” e che è disponibile su tutte le piattaforme e che ha anticipato l’uscita di “Sogni In Saldo”, un EP di 5 brani.
E’ da poco uscito “Sakè”, il tuo nuovo singolo. Come è avvenuto il suo processo di songwriting? Cosa ti ha ispirato a realizzarlo?
Sakè l’ho scritta un anno fa, qui a Bologna. Come spesso mi accade ero seduto al piano. Era da giorni che in me si era consolidata l’idea di dovermi staccare dal giudizio altrui e di mettermi al centro della scena, per vivere il mondo senza filtri. Siamo bombardati da cliché e dalle opinioni degli altri e mi ero reso conto che dovevo tornare a dare spazio alle cose e alle persone alle quali tenevo sul serio. Avevo voglia di scrivere un pezzo su questo ed è uscita Sakè; per i primi dieci minuti piano voce poi anche al computer. Mi piace iniziare da subito a lavorare sugli arrangiamenti così da integrarli nel processo compositivo. A volte sono proprio dei suoni particolari che mi fanno scrivere in un determinato modo.
Nella descrizione di questo brano affermi di averlo pensato poiché la frenesia della vita nella società odierna non lascia il tempo di dare il giusto peso alle cose. Ora che siamo tutti dentro casa e abbiamo tempo per riflettere, pensi che ci sarà un’inversione di tendenza?
Non so se cambierà veramente qualcosa. Adesso siamo chiusi in casa ma poi una volta finito il lockdown non è detto che il mondo possa essere ancora più frenetico e competitivo di prima purtroppo. Sono però sicuro che cambierà il modo in cui staremo con gli altri questo sì; saremo in grado di apprezzare le cose più semplici, senza darle per scontate, questo è certo.
Come credi che questa crisi cambierà le nostre vite?
Onestamente, non so come sarà il mondo quando usciremo da quella porta…ci saranno dei problemi questo è ovvio. Penso faremo meno fatica a individuare il superfluo e a fuggire l’entropia. Avremo sete di “reale” e apprezzeremo tutto ciò che abbiamo visto minacciato: la vita di tutti i giorni.
In che modo, invece, si rifletterà sulla cultura e, in particolar modo, sulla musica dal vivo?
Ah bella domanda! Ci vorrà del tempo. In realtà per la musica dal vivo non c’è tanto da dire. Dipendiamo dalle ovvie misure che sono state prese. Sono abbastanza convinto che una volta gestita la situazione e sbloccati i live, non ci sarà tanta differenza rispetto a prima. Fino ad allora useremo tutti gli altri canali per fare musica. La musica c’è sempre stata e sempre ci sarà. Come l’acqua, il vento e il fuoco.
Hai affermato che il tuo modo di vivere una vita felice è vederla dalla prospettiva che più ti aggrada? Non c’è il rischio di illudersi di fronte a pensieri che non corrispondano al vero?
In realtà penso che il rischio oggi sia di guardare alla propria vita dalla prospettiva di modelli impossibili, ideali e inesistenti. Non bisogna mai dimenticarsi dei consigli degli altri ma per quanto mi riguarda partire da una prospettiva personale, dettata dalla propria esperienza, dai ricordi, ma anche dai propri sogni, è il modo migliore per avere un rapporto onesto con quello che ci circonda.
Puoi anticiparci qualcosa di “Sogni in Saldo”?
E’ un EP-presentazione. Avevo parecchi pezzi ma quando ho scelto i 5 che lo avrebbero composto ho voluto far trasparire un’idea chiara di chi sono, di quello che scrivo e la musica che faccio. Dal punto di vista del sound e dei testi mi rendo conto di avere più di una sfaccettatura. Ogni pezzo racconterà una parte di me. Spero vi piacerà.
Lascio a te le ultime parole per salutare i lettori di The Walk Of Fame
Mi raccomando state su, lo so che un momento così…ma finirà…quello che posso fare io è scrivere canzoni e spero che Sakè vi sia piaciuta. A tutti quelli che sono stati meno fortunati di altri e che magari hanno perso delle persone a cui tenevano non posso che essere vicino, anche se so che è inutile. Vi saluto tutti e non vedo l’ora di incontrarvi ai live. Ciao!