Chieti: la chiusura obbligata della “Libreria dei piccoli rimedi”
Chieti si prepara a salutare la “Libreria dei piccoli rimedi“, la piccola libreria indipendente di Laura Ciresi e Matteo Verratti che si ritrova suo malgrado costretta a chiudere i battenti. La chiusura è prevista per la fine del mese di marzo.
La libreria nasceva nei primi giorni del 2020 dal sogno di Laura, 26 anni di Roma, e Matteo Verratti, 33enne di Casoli. Si sono conosciuti a Madrid ma ad accomunarli è l’amore per i libri e per la nostra terra. Una passione quasi controcorrente che li ha portati a Chieti dove hanno dato vita alla “Libreria dei piccoli rimedi”, in piazza G.B. Vico nel centro storico del capoluogo teatino.
Non una semplice libreria: secondo Laura e Matteo il libro può essere una cura per l’anima. Infatti ogni testo nella loro attività indipendente è accompagnato da un piccolo talloncino che contiene il “rimedio” che meglio si addice allo stato d’animo del lettore che è stato scelto da quel determinato libro.
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Dopo tre anni di attività, con una partecipazione attiva sui social, consigli di lettura, attività, presentazioni e promozioni di libri e vendita di oggettistica particolare, qualche giorno fa un post sulla pagina facebook della Libreria dei piccoli rimedi annuncia la triste chiusura:
“Tra un paio di mesi la Libreria dei piccoli rimedi chiuderà. – scrivono i proprietari. – È una scelta sofferta e presa a malincuore, tutti voi sapete quanto cuore ci abbiamo messo qui dentro ma, nonostante questo, è una scelta obbligata.
Siamo comunque certi che il mondo dei libri sia il nostro mondo e, in qualche modo, abbiamo la speranza che troveremo il modo per continuare a consigliarvi a distanza!
Così come è sicuro che continueremo con i nostri prodotti fatti a mano e personalizzando tutto ciò che vi viene in mente!
Però, se in questi tre anni almeno un nostro consiglio è stato super azzeccato, se ogni tanto vi abbiamo fatto sorridere, se da noi siete riusciti a trovare il regalo perfetto, se il caffè insieme è stata una pausa piacevole, se per Natale avete ricevuto un regalo preso qui da noi, se magari non siete mai entrati ma almeno una volta la nostra vetrina vi ha fatto abbozzare un sorriso, se in questi tre anni c’è stato almeno un momento gradevole che vi ricorda la nostra piccola libreria, allora perché non passate a supportarci dandoci una mano anche con un piccolo acquisto?”
Le librerie indipendenti
Il funzionamento delle librerie indipendenti prevede il contatto diretto con i piccoli e medi editori. Il che equivale a permettere uno studio più approfondito e diretto dei cataloghi non filtrato dai venditori e delle società: a livello economico, è una scelta che elimina le commissioni percepite da agenti e distributori – che mediamente corrispondono al 20% del prezzo finale.
“La libreria è un luogo di resistenza, di aggregazione e di discussione” si legge in un post della Libreria dei piccoli rimedi datato 15 settembre 2022. Nel post si leggono le motivazioni per sostenere le librerie indipendenti a favore della comunità, della cultura e dell’ambiente, per poi concludere così: “Il tutto in un ambiente che profuma di libri ed è unico e irripetibile perché solo lì potrai trovare quel tipo di arredamento, quel tipo di atmosfera, quell’attenzione e quel pezzetto di cuore e passione che ti fa sentire sempre coccolato.“
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Confcommercio ha da poco pubblicato i dati ufficiali dell’Osservatorio sulle librerie in Italia nel 2022 dell’ALI (Associazione Librai Italiani) in collaborazione con Format Research. Secondo lo studio, sono 3.640 le librerie in Italia, di cui 2.405 indipendenti, e occupano oltre diecimila e 700 addetti.
Dalla consueta “fotografia” semestrale – si legge sul sito di Confcommercio – si vede che nel 2022 tiene la fiducia delle librerie indipendenti ed è in miglioramento in vista delle festività natalizie. Tuttavia l’aumento dei costi, l’impatto dell’inflazione e lo scenario economico incerto, si riflettono sulla carenza di liquidità e sulla necessità di far fronte al fabbisogno finanziario. Quasi otto librerie su dieci lamentano un aumento dei prezzi praticati dai propri fornitori. Di queste, il 48% registra un aumento dei prezzi superiore al 20%. “
Purtroppo le piccole realtà editoriali, soprattutto nella nostra tanto amata quanto fuggita regione, sono sempre più in difficoltà e a pagarne il prezzo sono i piccoli gioellini impreditoriali come la Libreria dei piccoli rimedi.