“Casorati”: una grande mostra a Milano omaggia il maestro del Realismo magico
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Dal 15 febbraio al 29 giugno Palazzo Reale di Milano ospita la mostra Casorati, una delle più complete esposizioni dedicate all’artista che ebbe un legame speciale con la città meneghina.
Casorati torna a Milano dopo tre decenni
A distanza di 35 anni dall’ultima mostra che Milano ha dedicato a Felice Casorati, Palazzo Reale apre le porte a uno dei più grandi progetti espositivi del 2025: si tratta della retrospettiva intitolata semplicemente Casorati, composta da oltre cento opere provenienti da importanti collezioni private e da prestigiose istituzioni museali.
L’ambiziosa esposizione è incentrata sul profondo legame del maestro piemontese con la città di Milano, che egli considerava bacino strategico per il moderno mercato dell’arte e delle nuove tendenze artistiche dell’epoca.
Ritenuto uno dei massimi artisti del Novecento, esponente di spicco del Realismo magico, Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963), non si è mai limitato al solo ambito della pittura, ma ha dedicato la sua vita ad ardite sperimentazioni nei più disparati settori artistici: dalla grafica, alla scenografia, fino addirittura alla musica.
Per tali motivi tra i lavori esposti vi sono dipinti su tela, su tavola, opere grafiche, sculture, spartiti, bozzetti per scenografie. Una simile eccezionale raccolta è stata possibile grazie all’apporto di collezioni private e importanti poli museali, primi tra tutti la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e l’Archivio Casorati (che ha fornito i materiali documentari storici).
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Il percorso espositivo
Sono ben quattordici le sale che ripercorrono cronologicamente le diverse fasi della produzione di Casorati, dagli esordi simbolisti agli inizi del Novecento fino alla fine degli anni Cinquanta.
Tra i capolavori in mostra è possibile ammirare: Ritratto della sorella Elvira (1907), Le ereditiere (1910) e i famosi trittici metafisici come Una Donna (1918-19) e Bambina (1919), ma anche le opere esposte in occasione della Biennale di Venezia nel 1924, quali Meriggio (1923), Natura morta con manichini (1924), Ritratto di Hena Rigotti, Duplice ritratto e Concerto (anche queste risalenti al 1924).
Una menzione a parte merita l’eccezionale dipinto Annunciazione (1927), proveniente da una collezione privata: selezionato dall’artista per le esposizioni d’arte italiana del 1927 al Musée Rath di Ginevra e alla Kunsthaus di Zurigo, torna visibile al pubblico dopo moltissimi anni.
Casorati imposta il dipinto in un ambiente intimo nel quale il divino emerge dalla specularità e dalle simmetrie in un eterno gioco degli opposti: la luce estremamente naturale si contrappone alla complessità geometrica ed enigmatica dello spazio. La straordinaria tela segna un punto di svolta fondamentale nell’eclettica parabola artistica del maestro piemontese.
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Casorati tra pittura, scenografia e musica
Tra gli anni Trenta e Quaranta Casorati vira su composizioni in chiave anticlassica. La sua pittura si concentra quindi sul paesaggio e sulle scene di genere. Nasce un ciclo di dipinti dedicato a eteree fanciulle: due splendidi esempi sono le opere Donne in barca(1934) e Le sorelle Pontorno (1937), entrambi caratterizzate da una delicata figura femminile intenta ad allattare in un ambiente molto intimo.
Le ultime fasi della carriera si caratterizzano per la realizzazione di nature morte, nelle quali torna il tema tipico casoratiano delle uova e del cimiero. In mostra sono presenti: Natura morta con l’elmo (1947), Uova e limoni(1950), Uova su fondo rosso (1953), oltre a nuovi soggetti quali Eclissi di luna (1949) e Paralleli (1949).
Non bisogna tuttavia dimenticare che Felice Casorati fu anche un virtuoso pianista e un appassionato scenografo, che lavorò per il Maggio Musicale Fiorentino, l’Opera di Roma e la Scala di Milano. Gli Archivi storici della Scala hanno messo a disposizione del pubblico molti bozzetti per opere come Le Baccanti e Fidelioo riguardanti balletti su musiche di Petrassi o de Falla: preziose testimonianze che chiudono il percorso espositivo consentendo di approfondire un aspetto poco conosciuto dell’artista.
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L’organizzazione della mostra
Riguardo il ricco allestimento i curatori hanno dichiarato: «La retrospettiva è stata pensata per trasportare i visitatori all’interno dell’universo poetico di Casorati, invitandoli a immergersi nei suoi ambienti (gli interni e lo studio, teatro concettuale della sua intera poetica), conducendoli tra le figure pensose e malinconiche, emblemi riflessivi di un’umanità partecipe e di una profonda filosofia esistenziale. Le sale di Palazzo Reale costituiscono il contesto aulico perfetto per ricostruire la dimensione silenziosa, fatta di pause, contrappunti e vuoti, emanata dalle opere stesse».
I saggi dei curatori e le loro interessanti analisi si trovano nell’ampio catalogo della mostra, edito da Marsilio Arte e acquistabile in loco.
Casorati, a cura di Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, è una mostra promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte in collaborazione con l’Archivio Casorati.
Per informazioni su orari e prenotazione dei biglietti è possibile collegarsi al sito web www.palazzorealemilano.it .
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Crediti fotografici: Matteo De Fina