Il caso Baldwin: allarmi ignorati, imperizia e paura tra la troupe
Emergono nuovi scenari sul caso Baldwin che ha sconvolto Hollywood e il mondo del cinema internazionale. Le indagini dello sceriffo della contea di Sante Fe e degli investigatori non sono ancora concluse, ma trapelano nuovi particolari, alcuni dei quali agghiaccianti.
Sembrerebbe, infatti, che solo pochi giorni fa sul set sia avvenuto un incidente simile. La controfigura di Baldwin, nell’impugnare la pistola di scena, convinto che fosse scarica, avrebbe sparato due colpi. Solo per una casualità non hanno ferito nessuno tra i presenti.
L’attore non sapeva che la pistola fosse carica. Dettaglio, questo, che sarebbe stato confermato da più parti, scagionando qualsiasi sua responsabilità. Avrebbe esploso il colpo dopo aver ricevuto il segnale dall’assistente alla regia David Hills. “Cold gun“, avrebbe urlato quest’ultimo, che in gergo cinematografico sta a significare che l’arma è scarica e senza proiettili veri.
Da qui la sicurezza d’impugnare una pistola innocua.
Anche se, come riporta il Corriere della Sera che cita il NY Post, “carica o no, un’arma anche se di scena non si punta mai contro un altro essere umano”. Parole, queste, di Bryan Carpenter, esperto di armi sul set. Questo suggerirebbe una corresponsabilità di Baldwin che avrebbe ignorato questo principio.
Fonti interne alla Bbc e al LA Time avrebbero rivelato che la responsabilità dell’utilizzo delle armi sul set sarebbe stata di competenza di Hanna Gutierrez Reed, una giovane di vent’anni alla prima esperienza su un set cinematografico.
Ed è proprio da quell’arma che lei avrebbe dovuto rendere sicura che è poi partito il colpo che ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferito il regista Joel Souza.
Secondo i giornali a stelle e strisce, diverse persone avrebbero abbandonato il set perché ritenuto pericoloso e perché non in grado di gestire i protocolli anti Covid-19. Alcune, secondo le principali testate statunitensi, avrebbero addirittura sollevato paure e preoccupazioni per le condizioni di lavoro.
Altre, invece, si sarebbero ufficialmente lamentate perché, dopo l’incidente con la controfigura di Baldwin, non sarebbero state prese le giuste accortezze per scongiurare che l’episodio si ripetesse.
Parrebbe che la pistola venisse usata anche per mero divertimento, sparando colpi per aria anche a riprese concluse o in momenti di pausa.
Saranno gli ulteriori rilievi durante il prosieguo delle indagini a stabilire se l’errore sia stato dettato da negligenza o imperizia o da una mera, ma fatale, distrazione. I due episodi simili, avvenuti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, rendono più grave la sua posizione.
Gli investigatori intervenuti sul set hanno sequestrato tutto il materiale documentale: macchine fotografiche, riprese video, computer, armi e munizioni.
“Distrutto dalla perdita di un’amica e di una collega. Era gentile, aveva un talento incredibile e mi ha sempre spinto a fare meglio”, ha dichiarato il regista Joel Souza una volta dimesso dall’ospedale.
“Non ci sono parole per esprimere il mio shock e la mia tristezza per il tragico incidente che ha tolto la vita a Halyna Hutchins, una nostra moglie, madre e nostra collega profondamente ammirata. Ho il cuore a pezzi. Sono in contatto col il marito di Halyna: gli ho offerto tutto il mio supporto, un pensiero a lui, al figlio e a tutti quelli che l’amavano”, ha scritto invece Alec Baldwin sui propri account social network.
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