Cannes 2023: il doppio scandalo (e doppie accuse) per il film di Catherine Corsini
Questo mercoledì 13 maggio, al Festival di Cannes inizierà la gara ufficiale: nella prima serata della corsa alla conquista della Palma d’oro Catherine Corsini presenterà il suo film Le Retour, la cui presentazione a Cannes 2023 fa polemica. Infatti, come rivelato da Le Parisien sabato 15 aprile 2023, l’aiuto finanziario del CNC è stato confiscato, a causa di uno scandalo legato a una scena intima che coinvolge una minore. Non solo: la regista è accusata di molestie.
Ma procediamo per gradi.
L’accusa
Sabato 15 aprile 2023, il quotidiano francese Le Parisien ha rivelato che il Centre national du cinéma (Cnc) ha confiscato l’aiuto finanziario che aveva concesso al nuovo film di Catherine Corsini: su un bilancio di 4,7 milioni di euro, il film ha ricevuto non meno di 680.000 euro di aiuti.
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La ragione? L’opera comprende una scena a carattere sessuale che coinvolge un’attrice di 15 anni. Ora, la suddetta scena intima avrebbe dovuto essere dichiarata alla commissione incaricata delle richieste di riprese che coinvolgono bambini. Dichiarazione che evidentemente non è stata fatta. E lo scandalo non finisce qui perché, secondo i nostri colleghi d’oltralpe, il film di Catherine Corsini è anche oggetto di sospetti di molestie.
Le dichiarazioni della produttrice
Ai giornalisti parigini, la produttrice del film Élisabeth Perez ha assicurato che la mancata dichiarazione della scena in questione è stata un banale “errore amministrativo“. Riconoscendo che potevano esserci state “tensioni sul set“, aveva tuttavia respinto ogni accusa di “violenza verbale o fisica da parte di Catherine, né in generale sul set“.
In ogni caso, “questa violazione del diritto sociale (la mancata dichiarazione della scena di sesso, ndr) è materialmente costituita e non è negata dalla produttrice” ha dichiarato il Cnc, che pertanto è “tenuto a ritirare gli aiuti“.
Le indiscrezioni
Secondo la testata Sud Ouest mercoledì 19 aprile 2023, una fonte avrebbe rivelato che al momento della presentazione della sceneggiatura alla commissione, la scena controversa è stata tagliata al montaggio.
Inoltre alcuni presenti sul set si sarebbero lamentati di violenza verbale e di rabbia da parte di Catherine Corsini, accusando anche altri due membri dello staff di aver avuto gesti inappropriati verso due attrici del film.
Tuttavia, secondo quanto riportato dalla stampa francese, il Comitato centrale per l’igiene, la sicurezza e le condizioni di lavoro della produzione cinematografica è effettivamente intervenuto sulle riprese su richiesta delle parti sociali. È stata condotta un’indagine e una relazione.
La risposta ufficiale
“È una scena che gli attori, di 15 e 17 anni, hanno interpretato in modo totalmente consensuale e completamente simulato“, hanno precisato la produttrice e la regista in un comunicato stampa. “In essa, il personaggio femminile accarezza il personaggio maschile, ma abbiamo filmato solo i volti, quindi in realtà gli attori non si toccano.”
Nel loro comunicato, la produttrice e la regista hanno chiesto dimettere un punto a quelle che definiscono “fantasie“.
Il comunicato include anche una testimonianza della giovane attrice, Esther Gohourou, che aveva 15 anni e mezzo durante le riprese. Dichiara di voler “porre fine a questa storia” e precisa di aver rifiutato, come il suo partner di 17 anni, l’utilizzo di controfigure e di un coach di intimità proposti dalla regista.
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“Sapevamo cosa avremmo dovuto girare, che avremmo visto solo le facce e che non avremmo dovuto toccarci di persona. E così è stato. Alcune persone hanno chiamato l’assistente sociale del liceo per dire cose che non avevano nulla a che fare con ciò che è successo“, conclude. “Harold (l’altro giovane attore, ndr) sta bene e io sto bene.“
L’opinione pubblica
L’opinione pubblica si spacca a metà tra chi ritiene che l’attrice, per quanto minorenne, abbia consapevolmente firmato un contratto (o meglio adulti responsabili per lei) e che abbia comunque superato l’età per dichiararsi consensuale e chi non ritiene appropriato un certo tipo di scene per un’attrice di quindici anni.
A sostegno di questi ultimi la scelta di tagliare la scena al momento dei controlli (e quindi nasconderla consapevoli del fatto che fosse sbagliata), non convinti dalle dichiarazioni di Perez e Corsini – secondo cui la scena sarebbe stata aggiunta dopo e per errore non dichiarata.
Il Festival si schiera
Le Retour è il terzo film con cui Catherine Corsini tenta la corsa alla Palma d’oro. Ma questa volta il film potrebbe essere svantaggiato dai due affaires per cui la regista è accusata. (Anche se, detto tra noi, sappiamo benissimo che la curiosità per la scena in questione farà in realtà bene alla diffusione del film).
Il film non era presente sulla lista ufficiale annunciata il 13 aprile. “La selezione del film non è stata annullata, ma il consiglio d’amministrazione ha voluto saperne di più sulla situazione dell’opera“, è stato spiegato in conferenza stampa. Alla fine, pochi giorni dopo, il film è stato reintegrato nella competizione.
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Un ritorno di Le Retour così accolto dalla regista e dalla produttrice: “È bello che il più grande festival del mondo abbia preso il tempo di verificare minuziosamente la veridicità (delle voci intorno al film, ndr). Non ci sono reclami di alcun tipo depositati contro Catherine Corsini, né contro la produzione del film. L’unica irregolarità constatata (…), che abbiamo riconosciuto molto presto, è un’inadempienza amministrativa, quella di una scena non dichiarata e quindi non presa di mira dalla Commissione dei bambini dello spettacolo“, si sono difese.
Ma la presenza del film sulla Croisette disturba. Il collettivo 50/50, che si adopera per la parità, l’uguaglianza e la diversità nel cinema e nell’audiovisivo, ha denunciato in particolare in un comunicato “un segnale devastante inviato alle vittime di violenze sessiste e sessuali” nonché “un modo per rafforzare le connivenze che regnano (nell’industria cinematografica, ndr), e che impediscono la liberazione pacifica della parola su questo tema cruciale.“
(Foto in copertina: Elizabeth Perez e Catherine Corsini CHLOE SHARROCK / MYOP POUR « LE MONDE »)