A Berlino il museo che omaggia Bud Spencer tra cimeli, rarità e scatti immortali
La figura di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, è intramontabile. Sono passati quasi cinque anni dalla sua morte ma l’amore delle persone di tutto il mondo nei suoi confronti non conosce limiti o frontiere. Dopo gli omaggi di Budapest e Livorno con statue che sono diventate a stretto giro meta di turisti, curiosi e cineasti, anche Berlino omaggia l’attore italiano. A partire dal 27 giugno di quest’anno, infatti, la capitale tedesca aprirà le porte al Bud Spencer Museum.
Si troverà in un punto strategico di Berlino, sulla celebre Unter den Linden, vicino alla porta di Brandeburgo e Alxeander Platz. “Si tratta di centinaia di pezzi unici della vita privata dell’attore Carlo Pedersoli e della carriera cinematografica del suo alter ego Bud Spencer”, si legge nella nota ufficiale. I fan potranno trovare cimeli della sua carriera, rarità di ogni genere e tipo, scatti che hanno immortalato alcuni tra i suoi personaggi più amati e vari aneddoti. Locandine e memorabilia dai set non mancheranno, vi sarà anche una storica VW Buggy rossa e gialla e la Ford Escort MK1 usata per girare alcune scene di “Altrimenti ci arrabbiamo“. E poi, per gli amanti del culto della settima arte, anche il camioncino dei gelati usato nel film “Pari e Dispari“.
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Bud Spencer è stato, per intere generazioni, è stato una sorta di padre che ha accompagnato le migliori serate in compagnia di amici e genitori. La scelta di cambiare il proprio nome non fu casuale ma in risposta all’esigenza di fare breccia sul pubblico internazionale e, sì, anche italiano, da sempre esterofilo. Bud Spencer è un omaggio alla birra Bud e al sempre ammirato Spencer Tracy. “Siamo l’unica coppia al mondo che non ha mai litigato – affermò con riferimento a Hill/Girotti.
Non amava definirsi attore ma personaggio. Il gigante buono, sempre pronto a prendere le difese dei più deboli, sempre dalla parte giusta e pronto a togliersi di dosso le corazze dell’uomo burbero e apparentemente menefreghista. Sempre con il sorriso stampato sulle labbra, sempre pronto a tirare un pugno a martello a chiunque si frapponga tra lui e la giustizia. Di personaggi così, non ce ne vorrete, ma in giro non ce ne sono poi così tanti, per lo meno non in Italia. E quindi, siamo ancora qui a giudicare il Carlo Pedersoli attore? O, forse, dovremmo giudicare e ammirare il personaggio? In entrambi i casi ci manca. Tanto. Perché si, perché anche gli angeli mangiano fagioli.
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