“Borderside”, la nuova raccolta di racconti di Valeria Sassu
L’amore ci può rendere forti ma -nel contempo fragili- e incapaci di vivere per davvero. A quel punto la nostra vita, che è un dono meraviglioso, diventa mera sopravvivenza e questo ci porta a stare male e talora a buttarci via.
Cadiamo nell’errore fatale di illuderci, perché di illusione assoluta si tratta, di riuscire a tamponare ed emarginare, almeno temporaneamente e parzialmente, le nostre ferite, buttandoci a capofitto in strade malsane che possono portarci anche alla distruzione totale: alcool, droga e sesso possono essere a nostro avviso le soluzioni a portata di mano, per sentirci meglio.
Dire bene sarebbe un’esagerazione perché quello stato di beatitudine dure sostanzialmente il classico battito di ciglia, poi ritorniamo nel baratro, ma nel contempo non possiamo fare a meno di ciò che ci regala solo qualche istante di vana e assai illusoria gioia. Abbiamo bisogno di quelli scampoli di felicità per alzarci la mattina dal letto, aprire la finestra e uscire in strada, o ancora per andare in ufficio a lavorare. Viviamo in uno stato di- continuo malessere interiore e talvolta persino fisico, memori del fatto che -effettivamente il cuore, la mente e il fisico sono strettamente connessi e collegati.
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Tuttavia talora ce lo dimentichiamo e, vinti dal desiderio, o meglio dalla viva necessità di sentirci amati e accettati dal mondo circostante e dagli altri, diventiamo chi non siamo davvero. Pertanto ci snaturiamo e diamo in pasto alle altre persone qualcosa che è ben diverso dal nostro essere interiore. Ed è per questo che non possiamo stare bene ed essere realmente felici.
Lo sanno bene Nicola, Valeria, Fiammetta e Luca, alcuni dei protagonisti delle storie di “Borderside” proposte dall’abile penna di Valeria Sassu. Sovente il loro malessere proviene da lontano e affonda le sue radici più profonde, molto difficili da sradicare, nell’infanzia.
È infatti nella famiglia d’origine, quindi quella in cui ci muoviamo nei primi anni della nostra esistenza e che noi non possiamo scegliere, che il più delle volte si verificano le prime avvisaglie di questo male interiore, che va curato al fine di non diventare così forte e violento da portare alla rovina.
Ed è qui che deve arrivare puntuale il lavoro dello psicoterapeuta che -però- può essere realmente efficace solo se la persona che si affida alla sua professionalità vuole mettersi in gioco, oltre che a nudo metaforicamente parlando, e capire per davvero chi è. Un testo profondo e introspettivo, adatto a un pubblico adulto, che sa apprezzare le mille sfumature dell’anima e soprattutto della psiche umana.