Bono: With or Without U2
Bono Vox, nonostante il successo planetario e la longevità del gruppo, ha raccontato di aver sentito una delle sue canzoni alla radio e di essere terribilmente arrossito in particolare per la sua voce. Per non parlare poi del nome, U2, ispirato all’aereo spia americano: “Nella nostra mente ricordava l’aereo spia, era futuristico. Poi è diventato una sorta di accettazione implicita di quello che quell’aereo significava. Non mi piace quel nome”.
Riascoltando I primi album della band, tra cui “Boy”, Bono ha detto che il suono è incredibile ma non la sua voce, che sente come “tesa” e non molto “macho”.
“Ero in auto – ha spiegato – e hanno suonato alla radio una delle nostre canzoni. Sono diventato di colore scarlatto. Sono così imbarazzato”. Bono ha anche confessato che solo di recente è diventato un cantante, riferendosi alla sua voce. Ma il rocker non va neanche fiero del nome U2. La pensa allo stesso modo David Howell Evans in arte The Edge (chitarrista) il quale non apprezza il gioco di parole che ne viene fuori. Allo stesso modo del nome “Beatles” che in inglese fa assonanza con beetle, ossia scarabeo.
Foto: U2start – U2 in Tokyo, CC BY 2.0