Bauli In Piazza: Unita e altre 100 realtà tricolori urlano la loro rabbia
Mentre il Ministro della Cultura Dario Franceschini continua a dichiarare che sta pensando, ancora dopo un anno, a proposte concrete da portare sul tavolo del Cts per “riaprire il prima possibile i luoghi di cultura e di spettacolo in sicurezza” (dopo oltre un anno le soluzioni, almeno in via teorica, sarebbero dovute essere pronte da un bel pezzo), il prossimo 17 aprile Piazza del Popolo, a Roma, si animerà della manifestazione organizzata da Bauli In Piazza al fine di sensibilizzare le istituzioni al problema dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo. Perchè la sensibilizzazione non è mai troppa, considerando il modo in cui il settore è stato (mal)trattato negli ultimi mesi.
Sarà la seconda protesta nazionale dopo quella d’esordio del 10 ottobre scorso tenutasi in Piazza del Duomo a Milano. Quel giorno per la prima volta, i lavoratori insieme ai rappresentanti delle imprese del mondo dello spettacolo e degli eventi, manifestarono per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati. Dopo sei mesi sono ancora a manifestare, vuol dire che qualcosa non è andato per il verso giusto.
Saranno oltre 100, invece, le organizzazioni che prenderanno parte alla manifestazione romana di sabato e che verrà aperta da un flash-mob a cura degli stessi Bauli e che poi si svolgerà coinvolgendo la presenza e le testimonianze di tutte le sigle aderenti.
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Ruolo di rilievo per l’associazione U.N.I.T.A. che avrà l’onere di palesare tutte le istanze più urgenti del mondo del teatro e dello spettacolo.
“Sarà allestito un media corner con la presenza di uno o più giornalisti che servirà da cassa di risonanza ‘on air’ per testimoniare il nostro lavoro e le nostre istanze – ha scritto l’associazione su Instagram – Riteniamo fondamentale essere insieme alle altre realtà in un momento estremamente delicato come questo. A breve il Ministero della Cultura emanerà un provvedimento che dovrà essere sottoposto al vaglio del Parlamento. È importante che ci sia la massima attenzione verso questa nuova norma perché potrebbe risultare decisiva per l’ottenimento di molti diritti di cui abbiamo urgentemente bisogno“.
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Infatti, secondo quanto si apprende dall’associazione di attrici e attori, che tutela la dignità professionale dei propri associati e promuove iniziative di informazione e formazione per lo sviluppo del settore dello spettacolo, a breve dovrebbe essere emanato un provvedimento che va a legiferare sulla definizione giuridica delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Definizione giuridica che parte dal riconoscimento di criteri professionali certi e comprovati: una legge che conferirà loro un sistema di welfare basato sul principio di discontinuità lavorativa, che sancirà definitivamente i diritti e doveri in relazione al rapporto con le imprese e che saprà restituire rappresentanza specifica e reale al settore.
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“L’appello per tutti i nostri associati – conclude U.N.I.T.A con riferimento sempre alla manifestazione – è quello di essere presenti e manifestare ordinatamente e con senso di responsabilità per i diritti dei lavoratori interpreti”.