Da qualche mese non ho più Netflix, preferendogli altre piattaforme e bazzicando ancora per le sale del cinema. Non mi interessa cosa ne pensino gli altri, a me quelle produzioni patinate e fatte con lo stampino fanno schifo, i soldi […]
Da qualche mese non ho più Netflix, preferendogli altre piattaforme e bazzicando ancora per le sale del cinema. Non mi interessa cosa ne pensino gli altri, a me quelle produzioni patinate e fatte con lo stampino fanno schifo, i soldi […]
Cercando perfino toni più spielbergiani, tra omaggi e richiami continui, “Nope” è una lunga cavalcata che stupisce per maturità della regia e freschezza della messa in scena.
Il comico che si reinventa drammatico, supportato da un bel paio di rughe, lo sguardo stanco, i capelli bianchi, rende sempre sul grande schermo. Forse, la nostra voglia di conoscere un aspetto più buio di quel personaggio che ci fa tanta simpatia: e quando è triste, com’è? Che espressioni fa? Il cinema è finzione, e questo è un fatto, ma ci piace illuderci che tutto ciò che vediamo sullo schermo sia vero, compresa e forse soprattutto la tristezza, che fa parte di noi come tutto il resto
Joel Coen senza Ethan può lasciare qualche spazio bianco, può far sentire un vuoto, ma è un grande professionista, uno che sa cosa vuole raccontare, sa addomesticare le maestranze perché non spingano mai troppo sui pedali, e il suo Macbeth non preme mai sull’acceleratore, ma è un noir elegante, oscuro, incredibilmente sobrio, non decolla e non rallenta.
Oggi nasceva Federico Fellini, nell’ormai lontanissimo 1920. Oltre ai grandi successi e alla consacrazione, la sua carriera ha visto sfumare tanti possibili successi. Nell’omaggio di @AlbertoMutignani ve ne raccontiamo uno.
A ottant’anni dalla morte di James Joyce, rileggiamo uno dei passi più belli e attuali della sua letteratura: il finale di ‘Gente di Dublino’
La recensione de ‘La Stanza’, su Amazon Prime Video. Il primo thriller italiano dell’anno, diretto da Stefano Lodovichi.
Settant’anni per Christian De Sica. Una carriera ricca di film entrati nella memoria degli Italiani, commedie, ruoli drammatici e tanta televisione, tra esperienze da regista e il rapporto con il padre Vittorio.
Lista sfusa dei peggiori film usciti in questo anno nefasto. Una tragedia nella tragedia, il coltello nella piaga. Sono quasi tutti italiani, ovviamente.
Da Zalone a Fincher, da Kaufman a Ritchie. Diamo uno sguardo ai migliori film del 2020, in Italia e all’estero, tra grandi nomi e titoli inaspettati.