“Attentato a Serena – Mauro Baveni detective” di Massimo Zona: la recensione
Ogni nuovo giorno porta con sé il sapore di un passato eternamente presente e l’aspettativa di un futuro più radioso, ma è così difficile muoversi tra i vecchi ricordi e le nuove speranze, immersi in un sistema corrotto, schiacciati dalla consapevolezza che anche soltanto uno sguardo può fare la differenza tra la vita e la morte. Lo sanno bene i personaggi che prendono vita dalle pagine del romanzo “Attentato a Serena” settimo volume della serie noir di Mauro Baveni Detective, nata dalla penna di Massimo Zona, ex dirigente di una multinazionale petrolifera che può finalmente dedicarsi all’arte della narrativa, della poesia e della musica.
E anche in questa nuova avventura, Massimo non perde l’occasione di esplorare quel confine ambiguo che separa il bene dal male, una linea d’ombra a tratti labile e fumosa, a volte così chiara e nitida da chiedersi come sia possibile che un uomo possa varcarla volontariamente. Da qui emerge la forza narrativa del romanzo: attraverso i casi che Mauro deve affrontare, il detective esplora con il lettore le motivazioni e i passi che hanno condotto brave persone a compiere gesti estremi che forse mai riusciranno a espiare e, allo stesso tempo, condanna con fermezza le azioni di chi, ben consapevole dei propri peccati continua a procedere fiero sulla propria strada insanguinata.
Mauro è così: un connubio perfetto tra la dolcezza di chi adesso sa e ha la forza di prendersi cura degli altri e la cruda amarezza di aver compiuto scelte non facili, il cui peso grava ancora sulle sue spalle. Mauro accetta questo peso, ma allo stesso tempo desidera andare avanti. Non c’è più soltanto l’orgoglio di un guerriero ferito, ma in questo settimo libro vediamo l’investigatore della terra dei fuochi prendere in mano la propria vita, affrontando le paure di un sentimento che più volte gli ha inferto dolorose cicatrici e che, forse, nemmeno lui credeva di poter davvero provare ancora.
Il tutto senza dimenticare gli amici fidati, tra cui il Maresciallo Serena Salterelli la cui vita sarà messa a repentaglio da un attentato dalle motivazioni apparentemente incomprensibili. Truffe e contrabbando di droga, ossa occultate all’ombra di alberi dimenticati, traffico di esseri umani e una bambina spezzata da un destino crudele: molte sono le prove che Mauro dovrà affrontare collaborando con vecchi amici e nuove interessanti conoscenze. E che fine hanno fatto i tre operai scomparsi da un giorno all’altro senza lasciare traccia alcuna?
Emozioni che come fiamme logorano cuore e pensieri, rimorsi che bruciano la memoria e colpi di arma da fuoco che nella notte squarciano l’omertà dettata da infima avidità o mera paura: tutto questo è “Attentato a Serena” di Massimo Zona.
Leggi anche: Zero Gravity: il ritorno di Woody Allen con una raccolta di racconti umoristici
Di Noemi Campopiano