Assalto a Capitol Hill: Jon Schaffer, il chitarrista degli Iced Earth, verso la sentenza di condanna
Il 20 febbraio 2024 sarà una data difficilmente dimenticabile per i fan degli Iced Earth, ma soprattutto per il chitarrista Jon Schaffer: per quel giorno è stata fissata la sentenza di condanna in relazione al suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
Secondo un comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia dell’aprile 2021, Schaffer ha “riconosciuto di essere un membro fondatore a vita” del gruppo estremista di destra Oath Keepers.
Leggi anche: Archeologia, nuovi ritrovamenti nella Valle dei Templi di Agrigento
Il patteggiamento
Schaffer è stato inizialmente accusato di sei crimini, tra cui atti di violenza fisica e di aver preso di mira la polizia con spray anti-orso, si è dichiarato colpevole solo di fronte a due accuse: ostruzione di un procedimento ufficiale del Congresso e violazione dei confini del Campidoglio con un’arma mortale o pericolosa.
La prima accusa è punibile con un massimo di 20 anni di carcere, mentre la seconda comporta una pena detentiva di 10 anni.
Come parte del suo patteggiamento dell’aprile 2021, Jon ha stipulato un accordo di cooperazione con il governo.
Secondo la Cnn, i procuratori e gli avvocati di Schaffer hanno raccomandato che ottenga tra i tre anni e mezzo e i quattro anni e mezzo di carcere, sulla base di quanto sia stata fruttuosa la sua cooperazione con il governo.
Il governo accettò di non opporsi al suo rilascio durante la fase della sentenza.
Leggi anche: Circo Massimo, chiesto lo stop ai concerti
I fatti
Nel suo accordo, Schaffer ha riconosciuto che il 6 gennaio 2021 era a Washington per partecipare al raduno “Stop The Steal” all’Ellipse di Washington, D.C. per protestare contro i risultati delle elezioni presidenziali, che credeva fossero fraudolenti. Indossava un giubbotto tattico e portava uno spray anti-orso, un irritante chimico usato per allontanare gli orsi trasformato in un’arma pericolosa.
Dopo la manifestazione si era unito a una grande folla che marciava dall’Ellisse al Campidoglio, dove una sessione congiunta del Congresso, presieduta dal Vice Presidente Michael Pence, stava certificando i risultati del voto del collegio elettorale. Poco dopo le 14:00, i membri della folla hanno forzato l’ingresso nell’edificio del Campidoglio, interrompendo la sessione congiunta e causando l’evacuazione dei membri del Congresso e del Vicepresidente dalla Camera e dalle camere del Senato.
Schaffer aveva ammesso che dopo essere arrivato al Campidoglio, era passato oltre le barriere intese a limitare l’accesso al pubblico e a una serie di porte chiuse sul lato ovest. Verso le 14:40, Schaffer si posizionò davanti a una folla che ruppe una serie di porte sorvegliate da quattro agenti della U.S. Capitol Police (USCP) in tenuta antisommossa. Sarebbe stato tra i primi individui a spingere oltre le porte danneggiate e nel Campidoglio, costringendo gli ufficiali a ritirarsi.
Leggi anche: “Wolfkin”: il trailer del nuovo fantasy/horror di Jacques Molitor
Gli Iced Earth
A seguito delle prime notizie circa il coinvolgimento del chitarrista nella rivolta, i suoi compagni della band Iced Earth hanno preso le distanze dalle azioni di Schaffer. Il cantante Stu Block e il bassista Luke Appleton in seguito hanno pubblicato dichiarazioni separate sui social media annunciando le loro dimissioni.