“Anche Mozart copiava e plagiava i Beatles”: storia di un improbabile processo
Una simbolica aula di giustizia che vede la musica pop sul banco degli imputati in un improbabile “processo” in scena sabato 6 aprile a Popoli Terme (Pescara). L’accusa – ribadita dai resoconti dei media nell’analisi dei brani in gara nell’ultimo Festival di Sanremo – è che le canzoni sono ormai sfacciati plagi di melodie, armonie e ritmi del passato prossimo o remoto.
A supporto dell’accusa il libro del giornalista Michele Bovi il cui titolo è un paradosso: ‘Anche Mozart copiava e plagiava i Beatles’. Il volume verrà presentato per l’occasione alla presenza di ospiti tra cui Johnny Charlton, il chitarrista dei leggendari The Rokes (gruppo inglese tra i più famosi in Italia negli anni ’60) e Paolo Dossena (paroliere di Patty Pravo, Dalida, Sylvie Vartan, Johnny Hallyday e ancora oggi editore musicale di un catalogo stellare tra Riccardo Cocciante, Fabrizio De André, Luis Bacalov, Stelvio Cipriani). Sarà presente anche il produttore Nicola Battista che nel libro di Bovi illustra la storia del campionamento musicale.
“Vi racconterò di come discografici ed editori hanno speculato sul lavoro di noi artisti nell’epoca aurea del disco: a loro montagne di milioni, a noi le briciole”: sarà questa la requisitoria di Johnny Charlton. Dossena farà invece una “confessione” proprio riguardo al copia-copia musicale: “È vero – ammette – non sono soltanto gli autori ad avere colpe riguardo ai plagi. Anche noi discografici ed editori in proposito abbiamo fondamentali responsabilità”. Si parlerà anche dell’imitazione degli stili, con riferimento ai modelli che di volta in volta hanno suggestionato esecutori come Little Tony, Bobby Solo, Adriano Celentano, Zucchero e i Måneskin.
Gli interventi si alterneranno ai filmati esclusivi di Michele Bovi, già caporedattore centrale del Tg2 e poi capostruttura di Rai 1, che in 25 anni di inchieste sul diritto d’autore ha raccolto varie denunce. Il dibattito sarà introdotto da Danila Giunta, direttrice della Bibliomediateca Comunale, oltre che cantante, e moderato da Vincenzo De Sanctis, avvocato con competenze sul Copyright, ma anche chitarrista e autore di lungo corso.